Home | Notizie | Allevamento abusivo di cani, una condanna

Allevamento abusivo di cani, una condanna

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

lunedì 16 dicembre 2013

Condividi

Condannata a 8 mesi con sospensione della pena, per maltrattamento animali e per detenzione incompatibile con le caratteristiche etologiche degli animali, G.D., titolare di un allevamento abusivo di cani a Nogarole Rocca (Verona) e a tre mesi di sospensione dell’attività di allevamento.

La vicenda risale a dicembre del 2010 quando, in seguito a una denuncia dei nostri volontari di Verona, il Corpo Forestale dello Stato sequestrò un allevamento abusivo di cani di varie razze (pincher, dogue de Bordeaux, carlini, chihuahua, bulldog inglesi, volpini di Pomerania, shitzu, barboncini): più di 100 i cani detenuti in condizioni drammatiche, costretti a vivere in un capannone in aperta campagna, rinchiusi in box realizzati con bancali di legno e materiale di scarto, o in grosse casse di plastica chiuse con fogli di polistirolo.

All’interno di queste strutture furono trovate, al freddo e nello sporco, le femmine fattrici con i loro cuccioli, alcuni dei quali affetti da rogna e altre patologie.

Una vera e propria fabbrica di cuccioli, tutti dotati di microchip, intestati ad un’unica persona senza però che questo mettesse in allarme i funzionari addetti all’anagrafe canina del Servizio Veterinario dell’ASL, che non misero in atto nessun controllo utile a verificare l’esistenza delle autorizzazioni necessarie.

Le famiglie che da subito cominciarono a prendersi cura degli animali, dopo l'affido giudiziario alla LAV e grazie al lavoro del Corpo Forestale e della Magistratura,  ora potranno tenerli con loro definitivamente, dal momento che G.D. ha rinunciato alla loro restituzione!