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Animali maltrattati, shock vicino Napoli

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Ultimo aggiornamento

martedì 25 marzo 2014

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Un vero e proprio deposito di rifiuti di ogni sorta, materiale da risulta edile, auto e mezzi da lavoro abbandonati, stalle e recinti fatti in lamiera e muratura dove decine di animali erano tenuti in condizioni igieniche e di cattività estreme. Questo lo spettacolo che si sono trovati davanti nei giorni scorsi gli uomini del Comando Stazione del Corpo forestale dello Stato del Comando Regionale Campania, guidati dall’ispettore superiore Franco Nicodemi, gli ausiliari di polizia giudiziaria, Ciro Troiano, il nostro responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia e Sergio Passannanti, medico veterinario, e i veterinari dell’ASL Napoli 2 Nord.

Tra mura fatiscenti, lamiere, legno e reti o in recinti improvvisati, sono stati trovati in pessime condizioni diversi animali, tra cui maiali neri vietnamiti, oche, cavalli, un pony, conigli, una capra, pavoni, galline, galli e galletti, quaglie e cani.  Alcuni animali erano tenuti in condizioni a dir poco estreme: due cani di piccola taglia erano tenuti in una gabbia per conigli, e avevano a disposizione circa un metro quadro a testa. Nella gabbia vi erano abbondanti residui di escrementi, una ciotola con acqua stagnante e solo per un cane, un contenitore con una poltiglia non ben definita.

Una capra era tenuta in una gabbia angusta di circa un metro e mezzo, senza potersi muovere, in condizioni igieniche terribili. Un pony presentava una ferita sul collo in fase di cicatrizzazione. 

I cani e la capra sono stati subito liberati da quelle condizioni e messi in sicurezza. Tutti gli animali erano sprovvisti di segni di identificazione e la struttura non aveva nessun tipo di autorizzazione.

L’intera area, insieme agli animali, è stata posta sotto sequestro preventivo e ad embargo sanitario, vista la provenienza ignota degli animali e l’impossibilità di stabilire l’assenza di malattie infettive. Ci siamo attivati per trovare una sistemazione agli animali quando cesserà l’embargo sanitario e l’Autorità Giudiziaria ne autorizzerà  lo spostamento. Il gestore è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e sanzionato amministrativamente per assenza di registrazione degli animali all’Asl. 

I controlli si sono spostati poi in una struttura ricettiva e di ristorazione nelle disponibilità dell’uomo, vicina all’area del sequestro. Nell’ambito dell’ispezione, sono state trovate verdura e carne (bovina, suina, caprina, ovina e pollame) ritenute dal personale ASL “alimenti potenzialmente pericolosi per l’alimentazione umana per i mancati requisiti di sicurezza alimentare” (e dunque finite “sotto-sigillo”), confezioni di passata di pomodoro e prodotti sotto olio senza etichette, sporchi di escrementi di topi e polvere. Inoltre sono state rinvenute confezioni di pasta di vario formato e confezioni di riso riportante la dicitura: “Prodotto alimentare non commerciale - Aiuto U.E.”. Per tali fatti è stata denunciata un’altra persona, rappresentante legale della struttura di ristorazione.

Ringraziamo il comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, dott. Vincenzo Stabile per aver predisposto il controllo e per la professionalità dimostrata dal personale intervenuto.