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Catture di animali "da pelliccia" in U.S.A.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 03 aprile 2014

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Il Commissario UE all'Ambiente, Janez Potocnik, risponde alla terza interrogazione, da noi promossa e presentata dall'eurodeputato PD Andrea Zanoni, che chiede la messa al bando dell'importazione di pellicce ricavate da animali catturati con le tagliole negli USA

Secondo gli Accordi Internazionali siglati tra Unione Europea e USA (ma anche con Canada e Russia), noti come International Agreement on Humane Trapping Standard (ossia per le cosiddette “catture senza crudeltà”), entro il 2016 questi Paesi devono sostituire gli attuali metodi cruenti di cattura in favore di dispositivi che possano assicurare minimi livelli di “benessere”.

“[..]Gli americani hanno segnalato progressi nell’attuazione delle buone pratiche di gestione e dei programmi di sensibilizzazione dei cacciatori mediante trappole (..). Gli americani hanno anche riferito la loro intenzione di effettuare nel corso del 2014 un'indagine sulla proprietà e l'utilizzo delle trappole nel territorio statunitense. A loro parere l’indagine permetterà di dimostrare l'ampia accettazione e l’utilizzo diffuso di metodi di cattura mediante trappole conformi al verbale concordato. [..]” la risposta della Commissione UE.

Le indagini che noi abbiamo portato avanti invece (anche in collaborazione con organizzazioni straniere), riassunte in due rapporti tecnici (2012 e 2014) trasmessi alle autorità europee, hanno dimostrato che tutti gli attuali dispositivi di cattura altro non sono che tagliole, vietate in Unione Europea (Reg. 3254/1991), così come è vietato importare pellicce di animali catturati con tagliole o metodi non conformi agli standard internazionali!

A supporto delle nostre indagini, anche la massima autorità nazionale in materia di ‘benessere animale’, il Ministero della Salute, Centro di Referenza Nazionale di Medicina Forense Veterinaria, che ha emesso nel 2013 un Rapporto tecnico-scientifico che sancisce come “tutti i dispositivi destinati a trattenere o catturare un animale mediante lacci o ganasce che si chiudono saldamente su uno o più arti dell'animale, impedendo all'arto o agli arti in questione di sottrarsi alla presa, non possono essere classificati come strumenti di cattura o di uccisione “senza crudeltà”.

Solo pochi mesi fa la Commissione UE rispondeva positivamente ad una seconda interrogazione da noi promossa, indicando che ‘non sarà concessa nessuna deroga al divieto europeo di utilizzo delle tagliole’! 

Ringraziamo l’europarlamentare Andrea Zanoni per il costante e impegnato sforzo nel contrastare questa barbarie che ogni anno è causa della morte, tra atroci sofferenze, di almeno 10 milioni di animali.

Simone Pavesi, Responsabile LAV Campagna Pellicce

Simone è anche su Twitter:  @S_Pavesi