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Metodi alternativi, nuovi test dall'Inghilterra

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Ultimo aggiornamento

martedì 28 maggio 2013

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Uno studio inglese ha messo a punto un test cutaneo “Skimune” basato su cellule immunitarie ed epidermiche di origine umana in grado di predire le reazioni avverse di farmaci e cosmetici. Un importante passo in avanti nella ricerca che conferma come i metodi sostitutivi siano il futuro della scienza nel pieno rispetto della vita umana e animale.  Il nuovo test, infatti, è in grado di evitare spiacevoli reazioni a sostanze potenzialmente tossiche che vanno dalle semplici irritazioni cutanee a shock anafilattici.

Secondo la professoressa Anne Dickinson del National Institute of Biological Standards and Control dell’Università di Newcastle «Questo test della cute offre un’accurata e rapida alternativa alla sperimentazione animale e fornisce il ponte tra i test di laboratorio per nuovi farmaci e la prima fase della sperimentazione clinica umana. E’ preciso e più veloce di qualsiasi cosa attualmente in giro e può far risparmiare tempo e risorse per le aziende. Il test identifica i farmaci o i prodotti che possono causare una reazione o semplicemente non funzionano in modo efficace negli esseri umani». 
Parole promettenti che fanno sperare in una ricerca senza animali, purtroppo attualmente vengono usate ancora moltissime cavie per investigazioni legate alla tossicità che muoiono dopo lente agonie e lunghe violenze fisiche. I segnali positivi sono molteplici, tra cui l’entrata in vigore del divieto di sperimentazione e importazione di cosmetici testati su animali, ora più che mai dobbiamo pretendere che i metodi alternativi diventino una realtà diffusa e non una ricerca di nicchia nella piena attuazione del principio di una scienza trasparente e sicura.

*Michela Kuan, responsabile Settore Vivisezione