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Torture negli allevamenti di tacchini

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Ultimo aggiornamento

domenica 16 marzo 2014

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Una crudeltà gratuita ed efferata: è la realtà di alcuni allevamenti di tacchini in Ontario (Canada), svelata da una video investigazione di Mercy for Animals, in cui i dipendenti maltrattano gli animali in modo brutale, colpendoli con pale sulla testa e lasciandoli agonizzanti, con ferite aperte e infette, senza alcuna cura veterinaria.

Il video, dal contenuto particolarmente forte, pubblicato anche sul Fatto quotidiano, non lascia margine di dubbio: il maltrattamento degli animali è impietoso e costante, come se nessuna umanità potesse più trovare spazio all’interno di queste fabbriche di morte.

Presi a calci, schiacciati, trascinati, gli animali sono forzati ad una crescita velocissima: devono svilupparsi così rapidamente che spesso restano paralizzati dal loro stesso peso, mentre in natura questi animali eleganti e sensibili sono in grado di volare.

Ciò che viene ignorato è che i tacchini che provano dolore, paura e stress, come tutti gli esseri senzienti, e, come spiega anche Mercy for animals, studi etologici e veterinari hanno dimostrato che questi volatili hanno una “personalità” ben definita e unica al pari di gatti e cani.

La video-investigazione canadese non è che una goccia in un mare di scandali nella filiera dell’allevamento, come svelato da numerosi video e libri-verità (basti pensare a “Se niente importa - Perché mangiamo gli animali?” di Jonathan Safran Foer) in tutto il mondo.

Puoi fare qualcosa per fermare queste crudeltà?

Sì, oltre alla sensibilizzazione, puoi far valere il tuo status di “consumatore” e smettere di foraggiare questo mercato, scegliendo un’alimentazione etica e veg.

 

Basta torture, cambia menu!