Primavera 2025

Dopo aver trascorso il Natale e le giornate più fredde di questo inverno accanto al suo inseparabile compagno di vita Marcello, purtroppo Arturo ha dovuto dirgli addio. A fine gennaio, lo zebrasino è venuto a mancare, lasciando un vuoto nel cuore della nostra zebra, e anche nel nostro. Nei giorni successivi, Arturo sembrava ancora cercarlo nell’area che hanno condiviso per dieci lunghi anni, quasi sperando di vederlo sbucare da dietro un cespuglio, come accadeva sempre durante le loro passeggiate insieme.
Ma Arturo non è rimasto solo: al suo fianco ci sono Asia, il dromedario, e il vivace struzzo, che continua ad infastidire il nostro amico beccandogli la coda, un gesto che Arturo, in fondo, sembra quasi quasi apprezzare. Questi sono i momenti di piccola quotidianità che scandiscono le giornate di Arturo, mentre il sole invernale filtra tra i rami e le giornate cominciano, a poco a poco, a regalarci qualche spiraglio di luce in più. A fine gennaio, per monitorare la sua salute, abbiamo effettuato i consueti controlli ed è risultato negativo a infestazioni parassitarie.
Anche se non sembra, il nostro Arturo ha un’età importante – 21 anni – e per noi suo benessere è una priorità. E dopo una notizia triste, ne abbiamo un’altra che speriamo possa riportare serenità nella vita di Arturo: le zebre hanno una natura gregaria e amano vivere in compagnia. Per questo, abbiamo individuato un nuovo compagno per lui.
È un maschio di asino amiatino, un equide proprio come Arturo, con cui inizierà presto un percorso di conoscenza e introduzione graduale. In questo modo, se i due dovessero essere compatibili e andare d’accordo, Arturo avrebbe un nuovo amico con cui condividere il prato e le passeggiate.
1Autunno 2024

Arturo è una zebra molto curiosa: ogni volta che qualcuno entra nel suo spazio visivo e si avvicina alla sua area, alza la testa e va verso di lui, sia per controllare meglio cosa sta succedendo ma anche per conoscere per primo gli eventuali visitatori del Santuario.
L’arrivo dell’autunno ha portato, in queste settimane, pioggia e un abbassamento delle temperature. In realtà, Arturo e il suo fedele compagno zebrasino Marcello non patiscono particolarmente il caldo torrido – sono animali di origine sahariana-, ma nelle ore più calde della passata stagione estiva li abbiamo visti spesso andare alla ricerca dell’ombra spostandosi sotto gli alberi o cercando le zone più fresche per tutta l’area, a mano a mano che il sole si muoveva.
Lo struzzo, con cui i nostri amici condividono l’area, pare non essersi ancora rassegnato al fatto che il nostro Arturo preferisce la compagnia di Marcello e così, ogni tanto, si avvicina al nostro amico per un po’ di “grooming” (spulciamento) della sua coda. A volte, viene aiutato anche da alcuni Aironi guardabuoi che salgono sulla groppa del nostro amico. Arturo, che ha un’indole pacifica, li manda via prima di allontanarsi e godersi un po’ di pace.
Con l’arrivo della pioggia e del freddo, sta finalmente crescendo nuova erba verde al Santuario, buona e molto nutriente: per andare alla ricerca di quella più fresca da brucare, Arturo e i nostri compagni si muovono per la loro area e così fanno anche un po’ di attività fisica che, considerando la loro età non più giovane, fa sempre bene alla salute.
2Estate 2024

Con l'arrivo della bella stagione è cresciuta erba nuova e fresca nell'area in cui vive Arturo. Così il nostro amico trascorre le sue giornate a brucare a terra in lungo e in largo il perimetro del recinto, senza lasciare indietro nemmeno un centimetro. In questa attività è accompagnato dal suo fedele amico Marcello, lo zebrasino, che lo segue ovunque: i due, infatti, hanno anche gli stessi gusti e passioni in termini di cibo.
Arturo e Marcello hanno molte caratteristiche in comune: lo zebrasino è un incrocio ibrido molto raro, spesso creato appositamente dai circensi, tra una zebra e un asino. Amano entrambi vivere in gruppo, anche se in natura la vita sociale delle zebre è molto complessa: infatti, sono in grado di sviluppare dei livelli molto articolati di sistemi familiari tra le varie mandrie. Uno dei modelli più diffusi è quello dell'harem, composto da un maschio adulto, diverse femmine e puledri: per loro rappresenta un ambiente sicuro e protetto rispetto ai predatori esterni. Inoltre, le zebre sono animali migratori che percorrono chilometri e chilometri in lunghe spedizioni, anche giornaliere, mentre lo zebrasino è stanziale.
Entrambi, invece, hanno in comune il fare rumore, un comportamento difensivo contro i predatori probabilmente frutto dell'evoluzione, e anche un modo per segnalare la loro presenza. Nella maremma toscana, le notti sono ancora abbastanza fresche e la mattina dopo, per riscaldarsi, Arturo si posiziona subito sotto i primi raggi del sole con lo sguardo rivolto verso l'area vicina, che ospita un gruppo di cervi. Insieme ad Arturo e Marcello, ci sono anche Asia, il dromedario, e lo struzzo. Mentre i primi tre sono pacifici e tranquilli, quest'ultimo è una presenza più rumorosa e attiva. Ogni tanto si avvicina ad Arturo per regalargli lunghe sedute di “grooming” (spulciamento) alla sua coda (una pratica che serve a rinsaldare i rapporti sociali). Arturo sembra gradire questa attenzione nei suoi confronti, ma per solo per brevi lassi di tempo.
3Primavera 2024

Questo inverno è stato sicuramente meno rigido rispetto a quello dello scorso anno e ci ha regalato tante giornate di tiepido sole. Arturo e il suo fedele compagno, Marcello lo zebrasino, non si sono lasciati sfuggire l’occasione di approfittarne: sdraiati sui letti di paglia sparsi per la loro area, si sono riposati e hanno goduto delle temperature miti. E, di tanto in tanto, si sono lanciati in quale corsetta. Nelle poche giornate di pioggia, invece, si riparavano uno accanto all’altro sotto la struttura nel loro recinto.
Oltre a Marcello, con Arturo vivono anche Asia il dromedario, e una coppia di struzzi. All’inizio il rapporto con gli struzzi era di diffidenza reciproca, ora invece sembra che Arturo si sia abituato alla loro presenza e accetti di buon grado le loro attenzioni. Spesso uno dei due struzzi becca la coda del nostro Arturo per fare grooming (pulizia) oppure, in qualche occasione, becca il suo pelo con l’obiettivo di guadagnarsi un insetto che si è poggiato sul bellissimo manto a strisce di Arturo. Fare grooming è anche un modo per rafforzare i rapporti sociali all’interno di un gruppo. Arturo è un animale pacifico e convive in armonia con i suoi compagni con i quali, anche in natura, condividerebbe il suo habitat. Lo sapevi che non esistono al mondo due zebre uguali? Sono le loro caratteristiche strisce a renderle uniche: alcune hanno porzioni più ampie di nero rispetto al bianco, altre hanno striature che tendono al marrone, altre ancora hanno le strisce solo sul corpo e non sulle zampe. In realtà, non sappiamo per certo quale sia la funzione delle strisce: sono stati condotti numerosi studi che ipotizzano possano servire come riconoscimento sociale, altri per tenere lontano gli insetti dal pelo, altri ancora per regolare la temperatura del corpo, oppure per aiutare a sfuggire ai predatori mimetizzandosi nell’ambiente.
Il manto erboso che ricopre il prato del loro recinto sta piano piano ricrescendo e Arturo, molto goloso, lo bruca con avidità. Infatti, le zebre sono animali erbivori e la loro alimentazione è composta soprattutto da graminacee, da piante erbacee e qualche arbusto.
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