Mucche e vitelli

In seguito ad anni di selezioni genetiche, le mucche da latte producono circa dieci volte la quantità di latte necessaria per nutrire i propri vitelli: un abuso metabolico che ne consuma letteralmente il corpo.

In natura vivrebbero fino a 40 anni, mentre in allevamento vengono avviate al macello dopo soli 5 anni, ormai usurate e meno produttive. Per produrre enormi quantità di?latte?destinate all’uomo, una mucca è costretta a partorire un vitello l’anno: allattamento e gravidanza coincidono durante la maggior parte dell’anno. Non ci sarebbe latte se non ci fosse questo ciclo continuo di sfruttamento.

I vitelli sono allontanati dalla madre già dal primo giorno di vita per essere confinati in box singoli dove verranno alimentati con mangimi artificiali. Le femmine rientrano nel ciclo produttivo del latte. I maschi, invece, sono nella maggior parte dei casi inviati alle aziende per ingrassarli, prima con latte in polvere come surrogato del latte materno, poi con farine proteiche e scarti di macellazione: una dieta mirata unicamente a ricavare un prodotto commerciabile.

I bovini sono animali con forte senso gregario e la loro natura si può esprimere pienamente solo a contatto con i loro simili. L’isolamento dei vitelli causa gravi sofferenze a questi animali con ripercussioni molto negative sul loro benessere.

Nelle stalle lo spazio è limitato rispetto alle naturali necessità degli animali. Spesso il numero degli addetti alla cura delle stalle non è sufficiente ad assicurarne una pulizia adeguata: urina e feci accumulate sui pavimenti esalano grandi quantità di ammoniaca, che causa infiammazioni e problemi respiratori.

Dal 2005, grazie anche alle campagne che LAV ha portato avanti con forza, i vitelli hanno spazio sufficiente per potersi sdraiare e un’alimentazione integrata con sostanze fibrose.

LAV ha infatti contribuito alla Direttiva europea 2008/119/CE sulla protezione dei vitelli che stabilisce norme minime a tutela di questi animali. I requisiti introdotti dalla normativa non cambiano purtroppo il loro destino, ma migliorano leggermente la loro esistenza.

Continuiamo a lavorare per assicurare maggiore protezione a tutti i vitelli confinati negli allevamenti, così che possano vivere rispettando le proprie esigenze di specie.
Questa la richiesta che stiamo portando avanti con la campagna europea #NoAnimalLeftBehind per fare un primo passo verso la fine dello sfruttamento degli animali a scopo alimentare.

Ogni animale deve essere libero e LAV continuerà a lottare per questo: sostieni le nostre battaglie!