Moda Animal Free

Contrasta l’utilizzo di prodotti di origine animale nel settore dell’abbigliamento, denunciando lo sfruttamento nella filiera degli allevamenti, e sostiene lo sviluppo di una moda del tutto “Animal Free”; inoltre LAV dialoga con le aziende del settore della moda per inserire “la questione animale” tra gli elementi prioritari di Responsabilità Sociale d’Impresa, contribuendo al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (12, 13, 14, 15 Agenda 2030).

Siamo convinti che sia possibile cambiare mentalità e vestirsi bene senza prodotti marchiati “vera pelle”, “vera piuma” e “vera pelliccia”. La pensano così sempre più stilisti, sempre più aziende, sempre più persone, favorevoli al nostro grande progetto internazionale Animal Free Fashion. La strada per azzerare la produzione di abbigliamento e accessori cn uso di prodotti animali è ancora lunga e complessa: in gioco i molti interessi di un settore fortissimo in Italia e nel mondo, ma anche la consuetudine, da parte di tanti consumatori, ad acquistare “i soliti prodotti” senza riflettere sulle possibili alternative.

Il nostro compito è mostrare che le alternative esistono e che una moda etica è anche più bella.

 

  • 3 milioni di agnelli e pecore muoiono ogni anno per la produzione di lana
  • 50 mila bachi “da seta” distrutti per ricavare 20kg di seta
  • non quantificabile il numero dei milioni tra bovini, equini, suini, capre, canguri e animali “esotici” sfruttati nell’industria della pelletteria
  • 60 mila visoni ogni anno sono allevati per pellicce in Italia in 6 allevamenti
  • 35 x 70 x 45 cm le misure della gabbia in cui vive un visone