Abbandonare gli animali e' un dovere della ricerca

La sperimentazione animale è un brutto errore.

Ogni anno quasi 600.000 animali vengono ancora usati nei laboratori italiani. Vivono isolati, maltrattati, costretti a patire la fame e resi dipendenti da droghe e alcol.
2.000 al giorno muoiono per avvelenamento, ustioni, mutilazioni, infezioni e altre malattie. Tutto questo è inaccettabile: gli animali sentono e soffrono come noi. 
Ma gli animali non sono come noi, ogni specie è unica per caratteristiche bio-chimiche, per morfologia e fisiologia, patrimonio genetico e reazioni ai virus e ai batteri. Per questo i test sugli animali sono non solo crudeli, ma inattendibili, fuorvianti.

Salvare gli animali migliora la ricerca.

È un fatto: il 95% dei test su animali non supera le prove cliniche per gli esseri umani. È quindi nell’interesse della scienza cercare metodi più attendibili. Molti li ha già trovati: le ricerche che non prevedono l’uso di animali sono infatti sempre più numerose. Così, grazie a modelli matematici, studi clinici e test su cellule e tessuti coltivati in vitro, sono stati fatti importanti passi avanti nello studio e nella cura delle malattie. Anche LAV sta dando il suo contributo.

Abbiamo progetti per il futuro.

LAV non si limita a denunciare la crudeltà della sperimentazione animale, ma si impegna concretamente per sostenere una scienza giusta sia per gli animali che per la salute di tutti. Anche grazie al 5xmille, negli ultimi anni abbiamo finanziato diversi progetti per lo sviluppo di metodi sostitutivi, nelle Università italiane e nei Centri di Ricerca. Ognuno di essi è una speranza in più per milioni di animali e per i malati che attendono una cura.

Tra i progetti finanziati dall’associazione: 

  • Università di Genova e banca cellule dell’IRCCS: attivate due borse di studio di durata pluriennale,per l’importo di 20.000 €, su progetti di ricerca finalizzati a rimpiazzare l’ultilizzo di tessuti animali e del siero fetale animale; 
  • Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa: finanziata una borsa di studio di durata triennale, per l’importo complessivo di 51.000 €, per lo sviluppo di tecnologie innovative senza ricorso ad animali, finalizzate a valutare il rischio legato alle sostanze inalate. 
  • Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” dell’Università di Bologna: finanziata una borsa di studio di durata triennale, per l’importo complessivo di 51.000 €, per sviluppare modelli alternativi all’uso di animali finalizzati ai test di farmaci e nuove molecole.
  • Università di Pavia, Dipartimento di Scienze del Farmaco - Laboratorio di analisi chimiche tossicologiche di Nutraceutici ed Alimenti: in avvio il finanziamento di un progetto di ricerca finalizzato a testare l’etanolo, una delle sostanze d’abuso più comuni ancora sperimentate sugli animali, grazie a un’innovativa tecnologia che riproduce il sistema gastrointestinale umano. 
Siamo tutti d’accordo?

Oltre l’80% degli italiani (Eurispes 2016) è contrario alla sperimentazione animale e la stessa scienza ha dimostrato i vantaggi dei metodi sostitutivi. Insomma, la ricerca senza animali mette tutti d’accordo, ma è necessario metterla in pratica. La maggior parte dei Paesi europei, così come gli USA, lo stanno già facendo. Solo l’Italia preferisce investire ancora su metodi fallimentari e crudeli.


 
Adottiamo una scienza giusta.

I metodi sostitutivi ci permetteranno di liberare gli animali dalle sofferenze e allo stesso tempo di ottenere efficaci risultati dalla ricerca. Ma occorre investire. Vogliamo che il Governo si impegni a realizzare un piano pluriennale di interventi per il sostegno e lo sviluppo dei metodi di ricerca senza animali.
Solo così potremo abbandonare per sempre la sperimentazione animale.