Salviamo i lupi

La protezione, conservazione e gestione del lupo è una tematica transnazionale, di grande rilievo nel panorama europeo.

L’Italia ha rivestito e riveste un ruolo fondamentale nel ripopolamento di tali animali non solo nel territorio nazionale, ma anche all’estero, come dimostrano i test genetici effettuati sui branchi di lupi nella penisola iberica. In tale contesto, infatti, la migrazione di lupi originari dell’Italia ha permesso una diversificazione del pool genetico, fondamentale per il ripopolamento di questi animali in tali zone. L’Italia è dunque considerata, a pieno titolo, un modello di conservazione e gestione tramite metodologie non cruente del lupo, nell’ambito dell’Unione Europea, anche grazie alla generale applicazione della Direttiva UE Habitat, che prevede la ferrea protezione della specie. La Direttiva UE Habitat è stata recentemente sottoposta, a un processo di valutazione, denominato REFIT (Regulatory Fitness and Performance Programme). Lo studio, commissionato dalla Commissione Europea, ha confermato che la Direttiva è ‘fit for purpose’ e dunque coerente con i suoi obiettivi ed efficace nel raggiungerli.

Dopo aver corso il rischio di estinzione, dal 1971 il lupo gode di una stringente protezione nel nostro Paese. E’ inserito nella lista delle specie “particolarmente protette” presente all’art.2 della legge n.157 del 11 febbraio 1992. Chiunque dovesse uccidere un lupo, o anche solamente catturarlo, rischia l’arresto da due a otto mesi.

Dichiarazione per la gestione non letale del lupo

Verso un Piano di gestione e conservazione del lupo in Italia