DOMANDE E RISPOSTE

Il cavallo è un animale d'affezione?

No, purtroppo il cavallo è ancora considerato un animale “da reddito”, cioè destinato alla produzione di carne.

Quali cavalli finiscono nella filiera alimentare?

Dipende dalla loro classificazione: alcuni cavalli rientrano nella classificazione“Dpa” (l’acronimo di Destinazione per la produzione alimentare), mentre altri non possono essere macellati. A questa seconda categoria appartengono alcuni dei cavalli sportivi, che troppo spesso sono sottoposti a trattamenti farmaceutici, se non addirittura dopanti, per migliorare le performance di gara. Purtroppo il rischio che alcuni cavalli non Dpa finiscano lo stesso al macello esiste, con conseguenze ben immaginabili dal punto di vista della sicurezza del consumatore. 

Pratico l'equitazione, ma ho sentito dire che anche questo sport può provocare stress nel cavallo, è vero?

Sì, anche l’equitazione, sebbene possa sembrare uno sport che ci fa entrare in sintonia con il mondo dei cavalli, può essere una fonte di malessere per i nostri amici. Le tecniche di apprendimento degli esercizi infatti si basano su costrizioni che il cavallo non può capire e interpreta come insensate punizioni.

Molti cavalli corrono nei palii, come il Palio di Siena, che male c'è?

I cavalli usati nei palii cittadini sono anch’essi vittime di sfruttamento: sono costretti a percorrere circuiti molto spesso insicuri e pericolosi per la loro incolumità (e talvolta anche per quella degli spettatori). 

Sono molti i casi di trattamenti dopanti pericolosi per la salute dei cavalli durante lo svolgimento di queste gare.  Gli animali inoltre subiscono spesso incidenti mortali: solo a Siena dal 1970 al 2011 sono morti 49 cavalli, non di rado feriti durante la gara e abbattuti lontano dalle telecamere.