Continueremo a contrastare le nuove costruzioni.
Questa volta a non essere stati tempestivamente informati, ascoltati e messi in condizione di poter contrastare efficacemente strutture così deleterie sono stati i cittadini di Morengo (in provincia di Bergamo) e di Arborio (in provincia di Vercelli).
MORENGO (BG)
Il progetto di una struttura per
700 bovini, negato a Pagazzano e a Brignano, è stato invece rapidamente
autorizzato dal comune di Morengo. Il sindaco morenghese Amilcare Signorelli ha
parlato di « sviluppo è ben accetto», peccato che di questo progetto non abbia
coinvolto la comunità, che si è riunita nell’associazione “ViviAmo Morengo” per
manifestare preoccupazione e contrarietà.
In particolar modo i cittadini si sentono traditi per non essere stati coinvolti nel necessario confronto preventivo dall’amministrazione comunale e perché l’autorizzazione a costruire è stata rilasciata all’impresa Arrigoni senza che alla cittadinanza fosse preventivamente comunicato.
ARBORIO (VC)
Nel caso di Arborio, noto per la produzione di riso, i
cittadini sono venuti a conoscenza da organi di stampa e dall’inizio dei lavori
in loco, della costruzione di un maxi-allevamento della società agricola
Bruzzese: un impianto da 275.000 galline ovaiole autorizzato nonostante il
carattere emergenziale raggiunto dall’influenza aviaria in tutta Europa. La costruzione, inoltre, si trova vicinissima
alle famose risaie e anche ad abitazioni, con il grande rischio di alterazione
della salubrità del territorio.
IMPATTO SU ANIMALI, CITTADINI E AMBIENTE
Sono ormai note le ripercussioni degli allevamenti su vita
di animali, persone e ambiente, ma, nonostante questo, le amministrazioni
locali sembrano prestare attenzione più a grandi investitori, per gli interessi
economici di pochi e a discapito di tutti.
L’allevamento è deleterio sempre, non solo quando è dietro casa, quindi il futuro dipende dalle scelte che si fanno oggi, sia a livello politico - le amministrazioni hanno le proprie responsabilità – , ma anche personale – ognuno può scegliere di non nutrirsi di devastazione e sofferenza e di optare per un’alimentazione vegetale.
Come facciamo da tempo, continueremo anche in questo caso a contrastare le nuove costruzioni insieme ai comitati locali contrari ad esse, supportando e informando anche tutte quelle persone che vorranno scegliere un’alimentazione vegetale: possibile, non crudele e più sostenibile per tutti.
Non sai come verranno allevati questi animali se i lavori di questi nuovi due allevamenti saranno ultimati?