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Nuovi allevamenti: l'incubo accomuna moltissime comunità

Continueremo a contrastare le nuove costruzioni.

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venerdì 06 giugno 2025

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Animali negli allevamenti

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Nuove strutture all'insaputa dei cittadini: Morengo (BG) e Arborio (VC)

Questa volta a non essere stati tempestivamente informati, ascoltati e messi in condizione di poter contrastare efficacemente strutture così deleterie sono stati i cittadini di Morengo (in provincia di Bergamo) e di Arborio (in provincia di Vercelli).

MORENGO (BG)
Il progetto di una struttura per 700 bovini, negato a Pagazzano e a Brignano, è stato invece rapidamente autorizzato dal comune di Morengo. Il sindaco morenghese Amilcare Signorelli ha parlato di « sviluppo è ben accetto», peccato che di questo progetto non abbia coinvolto la comunità, che si è riunita nell’associazione “ViviAmo Morengo” per manifestare preoccupazione e contrarietà.

In particolar modo i cittadini si sentono traditi per non essere stati coinvolti nel necessario confronto preventivo dall’amministrazione comunale e perché l’autorizzazione a costruire è stata rilasciata all’impresa Arrigoni senza che alla cittadinanza fosse preventivamente comunicato.

ARBORIO (VC)
Nel caso di Arborio, noto per la produzione di riso, i cittadini sono venuti a conoscenza da organi di stampa e dall’inizio dei lavori in loco, della costruzione di un maxi-allevamento della società agricola Bruzzese: un impianto da 275.000 galline ovaiole autorizzato nonostante il carattere emergenziale raggiunto dall’influenza aviaria in tutta Europa.  La costruzione, inoltre, si trova vicinissima alle famose risaie e anche ad abitazioni, con il grande rischio di alterazione della salubrità del territorio.

IMPATTO SU ANIMALI, CITTADINI E AMBIENTE
Sono ormai note le ripercussioni degli allevamenti su vita di animali, persone e ambiente, ma, nonostante questo, le amministrazioni locali sembrano prestare attenzione più a grandi investitori, per gli interessi economici di pochi e a discapito di tutti.

L’allevamento è deleterio sempre, non solo quando è dietro casa, quindi il futuro dipende dalle scelte che si fanno oggi, sia a livello politico - le amministrazioni hanno le proprie responsabilità – , ma anche personale – ognuno può scegliere di non nutrirsi di devastazione e sofferenza e di optare per un’alimentazione vegetale.

Come facciamo da tempo, continueremo anche in questo caso a contrastare le nuove costruzioni insieme ai comitati locali contrari ad esse, supportando e informando anche tutte quelle persone che vorranno scegliere un’alimentazione vegetale: possibile, non crudele e più sostenibile per tutti.

Il futuro non deve ammettere nuovi maxi-allevamenti ma, al contrario, aprire la strada alla necessaria e urgente transizione alimentare in direzione dell'alimentazione vegetale.

Non sai come verranno allevati questi animali se i lavori di questi nuovi due allevamenti saranno ultimati?

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