#BASTASPARARE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Al Ministro delle politiche Agricole Alimentari e Forestali Ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati

Ogni anno quasi mezzo miliardo di animali rischia la vita sotto i colpi dei fucili dei 650.000  cacciatori italiani che imbracciano i loro fucili esclusivamente per “hobby”.

Un numero di animali esageratamente grande, ma purtroppo realistico, e che non tiene conto non solo degli animali vittime delle cosiddette attività di controllo, la “caccia di gestione”, praticata al di fuori del calendario venatorio e nelle aree vietate con il pretesto di limitare il numero di animali, ma anche delle vittime del bracconaggio.

La caccia è la principale causa di morte violenta per gli animali, vittime di un sadico "divertimento" umano, che qualcuno ha perfino il coraggio di chiamare sport, oltre che della morte e del ferimento di decine di persone ogni anno.

È ora di fermare questo massacro legalizzato.

LA PETIZIONE E' CHIUSA.
 

Vi terremo aggiornati appena avremo depositato la proposta di legge per l'abolizione della caccia.

Grazie a tutti voi che ci avete sostenuto.

Continuate a stare sempre dalla parte degli animali!


 

PETIZIONE POPOLARE

Per una nuova Legge che vieti la caccia sul territorio nazionale e garantisca la protezione degli animali selvatici in quanto esseri senzienti

I SOTTOSCRITTI CITTADINI,

anche ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione;

PREMESSO CHE:
 
  • i sondaggi d’opinione restituiscono da sempre la fotografia di un’Italia fortemente contraria alla caccia, con punte che arrivano all’80% di cittadini che ne chiedono l’abolizione;
  • i cacciatori sono in costante declino numerico. Stime dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, indicano un numero inferiore a 600.000;
  • per Legge i cacciatori possono uccidere ogni anno più di 460 milioni di animali;
  • la caccia determina ogni anno la morte e il ferimento di un centinaio di persone;
  • il bracconaggio è fortemente legato al mondo della caccia, come dimostrano le condanne di bracconieri in possesso di regolare licenza di caccia;
  • la caccia è estremamente diseducativa perché ripropone un approccio di violenta sopraffazione nei confronti di coloro che non si possono difendere;
  • gli animali selvatici non possono essere considerati oggetti a disposizione dei fucili dei cacciatori bensì esseri senzienti con una loro identità e con il diritto a poter vivere la loro vita nell’ambiente in cui sono nati.
CHIEDONO
 
  • l’abolizione della caccia;
  • la protezione degli animali selvatici.
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