
Cani usa e getta
L’interpretabile concetto di amore
Così come è interpretabile l’amore per la natura, lo è anche quello per i cani, che per la maggior parte dei cacciatori sono soltanto strumenti (non per niente sono definiti ausiliari) finalizzati alla cattura e all’uccisione di specie animali selvatiche.
La maggior parte dei cacciatori “seleziona” il cane non per condividere con lui una relazione affettiva, ma piuttosto in base a olfatto, resistenza fisica, velocità e forza. I cani meno prestanti, gli anziani, i malati, in genere finiscono per strada o nei canili , come testimoniano i numerosi rifugi interpellati nella nostra indagine.
E pensare che questi cani sono tra i più emotivamente legati all’uomo e vivono in costante stato d’ansia in sua assenza.
http://www.bresciatoday.it/cronaca/calcinatello-abbandono-cani-da-caccia.html
Periodo fuori stagione venatoria (febbraio – luglio)
Che siano da ferma, da seguita, da cerca, da tana o da riporto, Pointer, Bracchi, Spinoni, Segugi e tutte le altre sfortunate razze selezionate dall’uomo vivono quasi sempre richiusi in serragli di superficie ridotta in cui il naturale movimento fisiologico è di fatto impedito, tanto più se in condizioni di sovraffollamento. La maggior parte delle volte, inoltre, i serragli sono ubicati in luoghi isolati, pertanto i cani vivono in condizione di totale confinamento, privati di stimoli sensoriali e a volte persino della luce. La socialità del cane in queste condizioni è completamente inibita, così come i comportamenti etologici basilari per queste razze, come fiutare, correre ed esplorare; spesso sopraggiungono comportamenti stereotipati.
In molti casi, come accertato da indagini, la somministrazione di cibo risulta essere sporadica, così come la pulizia del serraglio e la sostituzione dell’acqua. Sono stati trovati cani che si nutrivano di cibo avariato e circondati dai propri escrementi. Nell’arco dei sei mesi che precedono la stagione venatoria, i cani così detenuti non escono quasi mai dal serraglio, tranne nei casi in cui il cacciatore utilizzi zone specifiche dedicate all’addestramento. Nel periodo in cui sono confinati nei serragli, i cani sono spesso esposti alle rigide temperature invernali e alle torride temperature estive, senza possibilità di riparo dall’umidità e frequentemente costretti a convivere con odori nauseabondi.
https://www.guardiezoofile.info/verona-serraglio/
http://www.vicenzatoday.it/cronaca/montebello-cani-morti-cisterna-salvataggio-indagini.html
Periodo della “bonifica” (marzo-aprile e agosto-settembre)
Nei periodi di rilascio della selvaggina (destinata a diventare carniere dei cacciatori), nelle zone di caccia viene spesso attuato un vero e proprio sterminio illegale di qualsiasi predatore che i cacciatori considerino competitore. Questa strage silenziosa e sconosciuta avviene con lo spargimento di bocconi avvelenati che, sovente, sono inghiottiti da animali domestici.
Molti i casi di cronaca pubblicati su giornali, e anche se non sempre si riesce ad individuare chi sparge bocconi avvelenati, desta sospetto che questi episodi avvengano per lo più nel periodo del pre-rilascio della selvaggina destinata a “pronto cattura”.
http://www.trentotoday.it/cronaca/volpi-morte-bocconi-avvelenati-besenello.html
Periodo di pre-apertura della caccia (agosto-settembre)
Comincia l’addestramento, il cui obiettivo è la totale sottomissione del cane che diviene uno strumento asservito al volere del cacciatore. Ogni mezzo è (il)lecito: collare elettrico, bastoni, pungoli sono largamente diffusi. In questo periodo avvengono anche le selezioni dei cuccioli per verificarne le capacità. I cani non considerati idonei sono ceduti a canili o a privati, spesso abbandonati o uccisi.
Le prassi dell’addestramento possono essere cruente e illegali, come si evince da testimonianze da noi raccolte:
in base al tipo di caccia cui sono destinati, i cani sono chiamati a inseguire quaglie intenzionalmente ferite, lepri con zampe preventivamente spezzate, cinghiali catturati in natura. Quaglie e lepri sono sovente sbranate ancora vive. Il confronto con il cinghiale può provocare ferite così gravi che il cane muore o viene abbattuto, anche per evitare i costi delle cure veterinarie e il mantenimento di un cane non più efficiente.
L’addestramento dei cani da tana spesso avviene riproducendo cunicoli artificiali nei quali viene fatta entrare una volpe: il cane deve inseguire la volpe fino a che questa si ripara in una zona apposita, delimitata da una grata che evita che entrino in contatto. Però, da indagini specificatamente svolte, è stato rilevato che, durante quest'addestramento, spesso ci si avvale di volpi appositamente ferite, facili prede per i cani.
Periodo venatorio (ottobre-gennaio)
La caccia è aperta: il cacciatore preleva il fucile dalla fodera e…il cane dal serraglio.
LIBERO e FELICE?
Contrariamente a quanto affermano i cacciatori, lungo tutto il periodo venatorio il cane vive in uno stato di forte stress e di continuo condizionamento. Quello che viene spacciato per gioco e divertimento è, spesso, il risultato di un percorso di alienazione e costrizione cui il cane è perennemente sottoposto.
Durante questi quattro mesi i cani “usa e getta” dovranno affrontare combattimenti con animali feriti, con il rischio di essere colpiti da altri cacciatori; rischiano di essere picchiati se non depositeranno subito la preda fra le mani del cacciatore e di essere abbandonati o abbattuti se non soddisferanno le aspettative.
https://www.ilgazzettino.it/vicenza_bassano/identificato_cacciatore_ha_sparato_al_cane_athos-3645574.html
Cosa puoi fare tu?
I cani da caccia non sono cani di serie B e, giuridicamente, godono di tutti i diritti dei loro simili.
Segnala alle forze dell’ordine ogni maltrattamento, abbandono e uccisione.
In caso di dubbi non esitare a contattare la LAC o la LAV per una consultazione.
Inoltre, FIRMA anche tu la petizione #BASTASPARARE per FERMARE LA CACCIA per legge.