
Commercio di animali
Se li compri, il prezzo più alto lo pagano loro!
L'Italia è prima tra i Paesi europei per numero di animali tenuti nelle case in rapporto alla popolazione. Si stima che gli animali presenti nelle famiglie italiane si aggirino intorno ai 60 milioni di cui 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli, 7,5 milioni di gatti e 7 milioni di cani ed infine piccoli mammiferi e rettili per altri 3 milioni.
Ma quando gli animali diventano merce ed entrano in una filiera produttiva di esseri viventi in vendita perdono individualità, libertà, possibilità di assumere i comportamenti tipici della specie, e spesso anche la vita.
Animali esotici e domestici non convenzionali
CHI LI CONOSCE?
Queste animali hanno esigenze che possono essere soddisfatte appieno solo nel proprio habitat naturale.
Quasi la totalità dei soggetti mercificati è vittima di un acquisto emotivo e vive in un costante stato di privazione e di sofferenza psico-fisica, poiché il detentore nella maggior parte dei casi non possiede neppure le conoscenze più basilari come aspettativa di vita, taglia da adulti, bisogni etologici, costi di mantenimento, rischi di zoonosi, habitat e socialità e comunque una casa non corrisponderà mai al suo habitat.
DEVO LASCIARTI…
Il fenomeno dell'abbandono degli animali è in costante aumento, e cresce proporzionalmente all'ampliarsi del mercato.
Quando non sono abbandonati, gli esotici in particolare vengono indirizzati ai pochi centri di recupero già severamente impegnati nel fronteggiare il fenomeno delle specie commercializzate illegalmente e confiscate dalle autorità competenti. Questo si traduce in un costo per lo Stato e le associazioni che sostengono i Centri di recupero
ZOONOSI, QUESTE SCONOSCIUTE
Le specie esotiche rappresentano un potenziale rischio per la salute e per la sicurezza dei loro possessori, di altri animali in cattività e della fauna locale.
Alcune zoonosi sono presenti in Europa e sono ben documentate (i rettili possono trasmettere herpesvirus e salmonella, i roditori la leptospirosi etc.); altre sono esclusivamente esotiche e poco conosciute e, per questo, ancora più pericolose
SALTANO GLI EQUILIBRI
Il commercio di esotici e domestici non convenzionali può creare squilibri sulla fauna selvatica e minacciare la biodiversità dell'eco-sistema locale (predazione, ibridazione, competizione fra specie) per effetto di:
- PRELIEVI: Nonostante gran parte degli animali sia "riprodotta" in cattività, i capostipiti vengono catturati in natura e, ancora, alcuni selvatici possono essere prelevati e inseriti in allevamenti esistenti per diversificare il patrimonio genetico o introdurre le caratteristiche desiderate.
- RILASCI: l'abbandono per inesperienza o in seguito ad acquisti emotivi, o semplicemente la fuga di animali mal custoditi si traducono nell'immissione nel territorio di specie alloctone che, sopravvivendo, entrano in competizione con la fauna autoctona
Ma di cani e gatti sappiamo tutto…oppure no??
SAPEVI CHE...
Vi siete mai chiesti da dove provengono i cani e i gatti che acquistate? Provengono anche da un fiorente commercio illegale! Per i soli cani di razza questo mercato frutta 300 milioni di euro: cuccioli acquistati a 60€ sono venduti in allevamenti, negozi o in rete a prezzi fino a 20 volte superiori, una volta “trasformata” la loro origine da Est europea a italiana. I cuccioli nascono in allevamenti a conduzione familiare o nelle cosiddette puppy mills (fabbriche di cuccioli) nell'Europa dell'est, dove centinaia di fattrici malnutrite e richiuse in box angusti, sporchi e inadatti, sono ingravidate fino a 4 volte l'anno.
I cuccioli sono separati dalla mamma fra i 30 e i 40 giorni, prima dei tre mesi e 21 giorni previsti dalla legge. Questo distacco precoce dalla madre, causa spesso al cucciolo traumi affettivi e psicologici e, specialmente, problemi sanitari.
I cuccioli viaggiano spesso in condizioni disastrose, ammassati gli uni agli altri ed esposti al contagio. Si stima che il 50% dei cuccioli muoiano durante il trasporto o nei giorni immediatamente successivi all'arrivo in Italia.
L'ABBANDONO HA NUOVI PROTAGONISTI
Ad aggravare il fenomeno del randagismo, si aggiunge l'abbandono dei cani di razza acquistati su spinta emotiva o per tendenza (es. i molossi, gli akita inu etc.).
Gli acquirenti si trovano a dover gestire animali caratterialmente e fisicamente impegnativi, a volte malati (vedi punto precedente) e a dover affrontare spese veterinarie ingenti e, talvolta, non preventivate. Di qui l'abbandono che mette a dura prova le strutture di accoglienza.
E GLI ALLEVATORI?
Aumentano le tendenze, aumenta il numero di allevatori (più o meno improvvisati) che dilagano in rete solleticando gli appetiti di una popolazione poco consapevole dell’importanza dell’adozione per restituire la felicità a un animale abbandonato e dare un aiuto concreto alla lotta contro il randagismo.
PONIAMOCI DELLE DOMANDE:
Qual è il destino degli animali invenduti?
FACCIAMO SCELTE RESPONSABILI
Non c'è una sola buona ragione per acquistare un animale, perché la sua vita non ha prezzo.
COSA PUOI FARE PER SOSTENERE QUESTA CAUSA
- aiutaci a diffondere queste informazioni
- se vuoi condividere il tuo spazio e la tua vita con un animale, adottalo presso le strutture autorizzare
- gestisci il tuo compagno in modo responsabile, adottalo solo dopo esserti informato approfonditamente, scopri chi è davvero e di cosa ha bisogno per vivere al meglio.
- preferisci negozi che non commercializzano animali per i tuoi acquisti di pet food e accessori
- fai una donazione alla LAV: ci consentirai di stampare e diffondere più copie di volantini e manifesti
Approfondimenti sugli allevamenti di cani
ASPETTO ESTETICO
La truffa della razza: gli "standard della razza" non vengono rispettati perché i cuccioli non sono selezionati in base a nessun criterio: morfologia di corpo e testa non conforme (testa piccola, testa non “tipica”, coda lunga ecc.), peso superiore, altezza o lunghezza eccessiva, sezione della vita, orecchie più lunghe, pelo meno soffice; il colore del manto non è riconosciuto dall’ENCI ecc.
A quanti credono e investono nella purezza della razza: le vostre speranze e risorse sono mal riposte
SALUTE
- Nessun test viene fatto ai genitori di questi cuccioli per verificare la presenza di tare genetiche perché i test sono costosi. Non vengono verificate patologie oculari, cardiache, displasia dell’anca e del gomito ecc.
- Madri e cuccioli vengono nutriti con cibo di scarsa qualità ma economico che rende entrambi deboli e cagionevoli.
- Le fattrici dei “canifici” vengono fatte procreare ogni sei mesi, senza lasciare loro il tempo di riprendersi e i cuccioli che nascono da madri debilitate sono già di partenza cuccioli deboli.
- I cuccioli vengono “staccati”dalla mamma prima dei 60 giorni e, di conseguenza, l’allattamento viene interrotto e il cucciolo non riesce ad assumere:
a) Il colostro materno (primo latte) che lo protegge da diverse malattie e infezioni dato che trasmette loro le difese immunitarie.
b) Più avanti, il latte della mamma che contiene tutte le sostanze nutritive essenziali per la crescita del cucciolo e gli permette di produrre in modo corretto anticorpi, enzimi, ormoni.
- I cuccioli non possono essere vaccinati prima dei 50 giorni (perché hanno ancora in circolo gli anticorpi materni) quindi arrivano in Italia senza vaccinazioni e con un sistema immunitario non ancora sviluppato.
- I cuccioli importare possono malattie proprie del paese di provenienza (parvovirosi, cimurro ecc.) e contro le quali non sono vaccinati e questo ne causa la morte precoce.
- I futuri proprietari non possono rendersi conto che stanno acquistando un cucciolo malato perché lo stesso è imbottito di antibiotici, gammaglobuline e, talvolta, di eccitanti, quindi, il piccolo scodinzola e salta allegramente dalla vetrina del negozio.
CONSEGUENZE
Il cucciolo acquistato potrebbe:
- morire entro poche settimane.
- in età adulta potrebbe sviluppare una grave patologia.
- in età adulta potrebbe essere debole e cagionevole e le spese veterinarie per la cura di raffreddore, catarro, polmonite, virus vari lieviteranno, soprattutto nei mesi invernali.
COMPORTAMENTO
Ai cuccioli non viene lasciato il tempo necessario (60-90 giorni) di esperire la “prima socializzazione” che consente loro di “decifrare” i segnali che la mamma e gli altri cuccioli danno (morso, guaito, gioco ecc.). Il cane adulto potrebbe sviluppare un’aggressività Intraspecifica (rivolta contro altri cani) e interspecifica (rivolta contro persone, anche contro i familiari).
Il cane adulto potrebbe soffrire di disturbi legati all’ansia: per esempio, potrà spaventarsi moltissimo in presenza di un semplice temporale o di un rumore forte arrivando a mordere dalla paura (SPS), potrà urinare in casa ovunque (tappeti, divani) quando il proprietario non è presente (ansia da separazione), distruggere e rosicchierà ogni cosa, muri, oggetti, divani, gambe del tavolo ecc. (iperattività).
CONSEGUENZE
Il vostro cucciolo in età adulta potrebbe diventare ingestibile e pericoloso.
Nel qual caso, dovrà necessariamente essere “rieducato” tramite un percorso ad hoc portato avanti da un comportamentalista/educatore cinofilo il cui costo non sarà sicuramente di impatto irrilevante.
CONTRIBUTI CORRELATI
Cani salvati da una puppy mill