Cavalli frustati, drogati, costretti a correre sull'asfalto, in condizioni di estremo stress. Il maltrattamento è costante. Accade all'alba, sempre sulle stesse strade, in località del Sud Italia e non solo. Urla, chiasso e spari. Paura. E il cavallo che subisce un infortunio o muore viene abbandonato o portato in un macello abusivo.
Tutto è clandestino, ma tutto è a cielo aperto.
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Quante? Solo nel 2024: 17 interventi delle forze dell'ordine, denunciate 7 corse e 70 persone, 29 cavalli e 1 pony sequestrati. Dal 1998 al 2024: denunciate 4324 persone, 1430 cavalli sequestrati e 165 corse e gare bloccate.
Dove? Sud, ma anche Centro Italia, in particolare in Lazio e Abruzzo. Soprattutto in Sicilia, in particolare in provincia di Catania, ma pure a Messina, Palermo e Ragusa.
Il 24 luglio alla Prefettura di Catania è stata presentata la Relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli ecoreati dedicata al fenomeno della zoomafia, in particolare alle corse clandestine di cavalli. Per la prima volta una Commissione - con poteri equivalenti a quelli della magistratura - indaga ufficialmente su questi reati a danno degli animali.
Noi di LAV 27 anni fa abbiamo coniato il termine 'zoomafia' che indica lo sfruttamento degli animali per ragioni economiche, di controllo sociale, di dominio territoriale, da parte di persone singole o associate o appartenenti a cosche mafiose o a clan camorristici. Nel 1998 abbiamo istituito l'Osservatorio Nazionale Zoomafia.
Le corse clandestine sono solo la punta dell’iceberg della violenza sui cavalli. Macellazione, ippica, palii e carrozze nelle città lasciano segni altrettanto profondi su ogni animale sfruttato. Noi di LAV lo vediamo ogni giorno al rifugio Serenity Horse, dove accogliamo e curiamo cavalli salvati da maltrattamenti, in un luogo di pace immerso nella natura.
Con la tua donazione puoi aiutarci a garantire loro cure, terapie e l’amore che non hanno mai avuto.