Home | Notizie | L'Albero della Vita: a Senigallia un bosco-urbano dedicato agli animali che ci hanno lasciato

L'Albero della Vita: a Senigallia un bosco-urbano dedicato agli animali che ci hanno lasciato

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

giovedì 12 aprile 2018

Condividi

In un momento così oscuro del nostro Umanesimo abbiamo bisogno di luce e di speranza. L’iniziativa de “L’Albero della Vita”, a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata mondiale della Terra, costituisce un unicum nel suo genere ed un esempio di rara sensibilità ed empatia. Grazie all’Amministrazione Comunale di Senigallia (Ancona), al Sindaco Maurizio Mangialardi e all’Associazione culturale cittadina “Sguinzagliati” nascerà un nuovo bosco-urbano, dove ognuno potrà ricordare il proprio amico a quattro zampe deceduto. È un modo per evitare un distacco traumatico dai nostri animali da affezione creando qualcosa di “vivo” e “per sempre”, che sia anche un bel segno per la natura e per la collettività. Per ogni animale d’affezione scomparso e cremato, infatti, verrà piantato un albero identificato da un numero in un’area individuata dall’Amministrazione comunale.

Non si parli però di cimitero, in quanto a seguito della cremazione, le ceneri saranno poste in una speciale urna biodegradabile che ospiterà un albero o arbusto. L’area sarà suddivisa in caselle numerate ed ognuna di queste sarà assegnata a un animale, che verrà opportunamente registrato dall’azienda incaricata di cremarlo con il suo nome e la famiglia di origine, in modo che si possa avere un registro di tracciabilità. Le piante utilizzate saranno scelte tra quelle idonee a un arredo urbano coerente con il Piano Strutturale del Verde e tali da crescere anche in assenza di grandi manutenzioni. Il progetto non avrà costi per la collettività, in quanto a sostenere economicamente la piantumazione di alberi ed essenze sarà la stessa azienda che provvederà   alla cremazione degli animali.

Parte dalla città pet friendly di Senigallia questo innovativo, impattante progetto, che potrà essere certamente replicato in tutte le città che lo vorranno adottare.

prof. Gianna Prapotnich