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Circo Martin, il sequestro degli animali ? fondamentale!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 31 marzo 2014

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Rivolgiamo un appello alla Procura della Repubblica di Cagliari affinché disponga il sequestro urgente degli animali del Circo Martin!

Nonostante anni di investigazioni, filmati girati da cittadini, volontari dell’associazione e di altre organizzazioni, sistematiche violazioni delle leggi sul benessere degli animali, delle Linee guida Cites sulla detenzione di animali nei circhi,  delle norme sulla detenzione di animali pericolosi per incolumità pubblica, infatti, il Circo Martin continua a far svolgere spettacoli assolutamente anacronisti e incompatibili con le esigenze etologiche degli animali.

Le immagini girate durante la recente tournée in Sardegna sono drammatiche ed eloquenti, e testimoniano le molteplici violazioni delle Linee Guida Cites, relative ai requisiti minimi di detenzione degli animali.

Il video documenta in particolare un’esibizione vietata: un cavallo viene portato davanti al pubblico con in groppa una tigre e, in aggiunta, trainando un carretto con sopra un orso, più volte forzato a mettersi a testa in giù. Tigre e orso sono inoltre costretti da una corta catena per limitarne i movimenti spontanei. Inoltre lo spettacolo prevede l’uso di catene e maschere di cuoio sugli animali, che dimostrano procedure di costrizione insopportabile per le caratteristiche etologiche degli animali.

Le Linee Guida Cites del Ministero dell’ambiente “per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre viaggianti” stabiliscono molto chiaramente che “In nessun caso esemplari di specie diverse potranno essere trasportati o mantenuti in strutture attigue, […]soprattutto se le relative specie sono in rapporto preda-predatore”. E ancora: “Particolare attenzione deve essere posta a non imporre la vicinanza di specie per loro natura non compatibili”. 

Le ultime immagini girate dai nostri volontari di Cagliari mostrano anche le condizioni di detenzione degli animali nello zoo del Circo: gabbie minuscole e prive di qualsiasi arricchimento ambientale, all’interno delle quali gli animali sono comunque legati con una catena. Preoccupante, per la sicurezza pubblica, l’assenza di protezioni idonee ad impedire il contatto tra i visitatori e gli animali. 

A supporto della denuncia abbiamo prodotto anche significativi pareri scientifici, da parte di esperti in tema di animali esotici, selvatici e zoo, che confermano la gravità delle condizioni degli animali ritratti nei video.

Le drammatiche condizioni di questi animali non possono essere più ignorate. Ci auguriamo che siano definitivamente sottratti ai titolari del Circo, ai quali deve essere vietato in futuro di acquisire altri animali. Nessuna legge nazionale ed europea permette di porre in essere condizioni di detenzione o esercizi scenici che provochino sofferenze agli animali.

Come numerose sentenze hanno confermato, poi, e come è ben noto al Corpo Forestale dello Stato, che ringraziamo, perché sia imputabile il reato di maltrattamento animali, le lesioni non devono essere necessariamente fisiche, ma anche riconducibili a sofferenze di carattere ambientale, comportamentale, etologico o logistico, comunque capaci di produrre sofferenza agli animali in quanto esseri senzienti.