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Messina: corse clandestine di cavalli.9 arresti per associazione a delinquere

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Ultimo aggiornamento

lunedì 13 novembre 2017

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“Questa operazione è l’ennesima conferma della pericolosità sociale delle organizzazioni dedite alle corse clandestine”.

Lo afferma Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, commentando la notizia dell’operazione dei Carabinieri di Messina che hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal Gip su richiesta della locale Procura, nei confronti di 9 persone ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione di corse clandestine di cavalli ed al maltrattamento di animali. Uno di loro è stato portato in carcere, cinque ai domiciliari per tre è stato emesso l’obbligo di dimora.

Le corse clandestine si confermano un’attività zoomafiosa in cui le organizzazioni malavitose sono notevolmente presenti ed esercitano un controllo capillare. E’ evidente la pericolosità che le corse rappresentano per la sicurezza stradale e per gli animali sfruttati nelle gare.

Recenti inchieste, inoltre,  hanno confermato l’interesse di alcuni sodalizi mafiosi per le corse illegali di cavalli, in particolare proprio nella provincia di Messina. Solo nel 2016, con dati che riguardano sia le corse clandestine che le illegalità nell’ippica, ci sono stati 8 interventi delle forze dell’ordine, 3 corse clandestine bloccate, 36 persone denunciate, 24 persone arrestate, 22 cavalli sequestrati, 4 stalle e un maneggio sequestrati.

 “Vogliamo esprimere il nostro plauso e la viva soddisfazione della LAV ai Carabinieri e alla Procura di Messina per questa delicata indagine – continua Troiano – La contestazione del reato di associazione per delinquere è una strada che da anni chiediamo di seguire, ma finora è stata scarsamente percorsa. Lo ribadiamo da tempo: spesso le attività investigative si limitano al solo blocco delle corse, senza indagini articolate e penetranti, capaci di disinnescare un fenomeno criminale sempre più offensivo. Questa indagine, finalmente, va nella giusta direzione”.

COMUNICATO