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Stop ai delfinari: l'unico spettacolo è in mare! Dolphin watching a Taranto

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Ultimo aggiornamento

martedì 27 settembre 2016

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L’unico modo per conoscere davvero i delfini è vederli in mare, nel loro habitat originale, e non rinchiusi in vasche e sfruttati per il business dei delfinari. Sono più di un centinaio i delfini avvistati ieri a largo del Golfo di Taranto da LAV, Marevivo e Jonian Dolphin Conservation salpati a bordo dei due catamarani “Taras” ed “Extraordinaria” con l’obiettivo di  dimostrare quanto siano alte le possibilità di avvistamento dei delfini nelle acque italiane e quanto possa essere emozionante vederli nuotare liberi in mare, piuttosto che segregati negli spazi limitati delle vasche dei delfinari. 

In un Paese come il nostro, circondato dal mare, con 30 aree marine protette, LAV, Marevivo e Jonian Dolphin Conservation vogliono dimostrare quanto siano alte le possibilità di avvistamento dei delfini nelle acque italiane, a differenza di quanto si possa comunemente credere.

L’emozione di poter osservare un delfino in mare - come fa a Taranto l’associazione di ricerca scientifica Jonian Dolphin Conservation, che mette a disposizione il proprio catamarano per fare dolphin watching senza interferire con le loro abitudini naturali - non è paragonabile con qualsiasi spettacolo in un delfinario, ambiente nel quale i delfini sono costretti a una vita innaturale.

In natura i delfini percorrono fino a 100 km al giorno, vivono in gruppi sociali complessi, composti da decine di animali, parlano un  loro linguaggio, e condividono una propria cultura.

Nei delfinari, invece, questi cetacei sono costretti a fare spettacoli o essere esposti ai visitatori. Per divertire un pubblico pagante essi sono sottratti alle loro comunità originali, prelevati in natura o fatti riprodurre direttamente in piscina, dove si ammalano di più e muoiono prima. La speranza di vita di un delfino in cattività è, infatti, di circa 20 anni contro i 50 anni dell’aspettativa di vita in  natura.

LAV e Marevivo hanno realizzato un documento che rende note le criticità della detenzione dei delfini nei delfinari e evidenzia la necessità di sostenere la realizzazione di un Rifugio che offra accoglienza ai delfini provenienti da delfinari, e a quelli che sopravvivono agli spiaggiamenti.

Claudia Squadroni