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Sperimentazione su animali: nostra replica a Repubblica

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Ultimo aggiornamento

lunedì 08 febbraio 2016

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Replichiamo all’ampio articolo della prof. Elena Cattaneo, Senatrice a vita, che ancora una volta trova ampio spazio sulle pagine di Repubblica di oggi (pagg. 36-37), senza che finora alle opinioni contrarie sia stato concesso analogo e legittimo diritto di critica: “la descrizione bucolica e sentimentale della sperimentazione animale è fuorviante se non ingannevole per i lettori, così come la negazione della vivisezione e la negazione di una ricerca d’avanguardia che non fa uso di animali. Non si può negare l’evidenza!”, commenta la biologa Michela Kuan, responsabile LAV Vivisezione.

Utilizzare animali a scopo sperimentale è antiscientifico, immorale e fuorviante perché nessuna specie vivente può essere modello sperimentale per altre specie a causa delle enormi differenze genetiche, anatomiche, biologiche, metaboliche, psichiche, etologiche che le contraddistinguono: ciò che risulta innocuo negli animali può essere tossico per l’uomo.

Gli animali "da laboratorio", spesso frutto di manipolazioni genetiche, differiscono perfino dai loro simili in libertà. Anche le malattie indotte sugli animali a fini sperimentali (es. cancro) sono diverse dalle patologie che si manifestano naturalmente.

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