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Firenze riesuma la Festa del Grillo con i grilli veri

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Ultimo aggiornamento

lunedì 07 aprile 2014

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Anacronistica, incomprensibile e inaccettabile: è così che definiamo la notizia del ritorno, nella città di Firenze,  della Festa del Grillo, anzi “ai Grilli” una delle manifestazioni folcloristiche più invise, tanto da averne ottenuto l’abolizione alla fine degli anni ’90.  

Il maltrattamento di animali, previsto dal Codice penale, è punito con la reclusione fino a un anno e mezzo.

La liberazione entro tre giorni dei grilli, che sarebbe stata introdotta ieri con un subemendamento presentato dal Presidente del Consiglio Comunale Giani e approvato anche da parte delle opposizioni con soli quattro voti contrari, non attenua affatto il nostro orrore per  questa cattiva politica incapace di farsi realmente interprete del sentimento sempre più diffuso ed autentico di rispetto degli animali”. 

La Festa ai Grilli sarebbe stata “recuperata”, con una una deroga ad hoc nel nuovo regolamento comunale di Firenze per la tutela degli animali, approvato ieri nell'ultima seduta di legislatura del Consiglio.

Durante la “Festa del grillo”, celebrata nel parco delle Cascine il giorno dell'Ascensione, gli insetti venivano venduti chiusi in gabbiette più o meno colorate: una macabra tradizione che è andata avanti fino a quando è stata saggiamente “annullata” da una norma del regolamento sulla tutela degli animali approvato nel 1999, prima città italiana a dotarsi di questo importante strumento, in base alla quale chiudere il grillo in una gabbietta era sostanzialmente equiparato al maltrattamento. 

(Immagine dal web)