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LAV diffida il Prefetto di Foggia: ritiri l'illegittima Ordinanza di abbattimento degli animali vaganti

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Ultimo aggiornamento

lunedì 04 agosto 2014

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Con una diffida messa a punto dal nostro ufficio legale, abbiamo chiesto al Prefetto di Foggia l’immediato ritiro della Ordinanza con la quale ha disposto “l’abbattimento degli animali vaganti nel territorio di Vieste”. Abbiamo sollevato formalmente la questione della illegittimità del provvedimento, nella parte in cui dispone l’uccisione degli animali in assenza di presupposti idonei, elemento che potrebbe configurare l’ipotesi di reato di uccisione di animali “non necessitata”, previsto dall’articolo 544 bis del Codice Penale e punibile con la reclusione fino ai 2 anni .

Questa Ordinanza, rispetto alla normativa vigente – la quale già prevede l’intervento delle Forze di Polizia, per gravi motivi di sicurezza pubblica – rischia di essere un indiscriminato via libera all’uccisione di animali. Inoltre, il provvedimento è stato emanato a seguito di incontri con le parti sociali, escludendo la presenza delle associazioni animaliste e in assenza di una adeguata istruttoria volta ad individuare metodi alternativi non cruenti.

Poiché gli animali allevati devono essere iscritti per legge alle relative anagrafi, non si comprende come i costi delle operazioni debbano ricadere sulle casse del Comune di Vieste e non sui legittimi proprietari, per i quali, in ogni caso, può configurarsi anche il reato di abbandono. Se invece gli animali non fossero iscritti ad alcuna anagrafe, non si comprende il motivo dei mancati controlli con relative sanzioni. Perché non ordinare, invece, controlli a tappeto sugli allevatori per verificare il loro rispetto delle normative?

Questa Ordinanza è, peraltro, un pessimo biglietto da visita per la cittadina pugliese che si trova ad affrontare, nel bel mezzo della stagione estiva, una situazione alla quale le Amministrazioni non hanno posto rimedio nei tempi e nei modi opportuni. Non si può infatti pensare di risolvere il problema degli animali vaganti, particolarmente sentito alla presenza dei turisti, ricorrendo ad una misura di emergenza, crudele oltre che inutile, che non tiene conto delle responsabilità individuali e ne scarica i costi sul destino degli animali e sulle finanze dei cittadini.

Abbiamo pertanto chiesto l’immediata sospensione ed il conseguente ritiro dell’ Ordinanza, al fine di evitare abbattimenti illegittimi, e che vengano valutati, con adeguata istruttoria, metodi alternativi non cruenti, adatti a risolvere la questione.

 

Ultimi Aggiornamenti:

Il Prefetto ha risposto a mezzo stampa alla diffida presentata dalla LAV, in modo a nostro avviso insoddisfacente ed elusivo, come motivato nella nostra replica del 6 agosto (comunicato stampa allegato).  

Negli ultimi giorni, sul tema, è stata inoltre presentata un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno Alfano firmata dalle senatrici e dai senatori Pd Granaiola, Amati, Cirinnà, Valentini, Mattesini, Silvestro, Padua, Zanoni, Dirindin, Cociancich, Fissore, Favero (testo allegato).