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LAV a La Vita in Diretta: il caso di Calik, contro ogni abbandono e violenza

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Ultimo aggiornamento

giovedì 31 maggio 2018

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Rinchiuso in un sacco e gettato da un ponte alto 6 metri, Calik un pastore maremmano di circa quattro anni è vivo per miracolo. Ne abbiamo parlato ieri a La Vita in Diretta, su Rai Uno, con la nostra responsabile dell’Area Animali Familiari, Ilaria Innocenti.

“Probabilmente, prima del tragico abbandono, Calik ha subito maltrattamenti: una storia che purtroppo si ripete, con dettagli diversi, ogni giorno in molti luoghi d’Italia, per tantissimi cani, e con cui la nostra Associazione viene costantemente in contatto – commenta Ilaria Innocenti LAV è da sempre impegnata a contrastare violenze e abbandoni, attraverso segnalazioni, azioni legali e importanti campagne di informazione e sensibilizzazione sul territorio, in collaborazione con privati ed istituzioni

L’abbandono, il maltrattamento e l’uccisone non necessitata di animali sono reati gravissimi puniti dal nostro Codice Penale: lo abbiamo ribadito ieri a la Vita in Diretta, chiedendo indagini accurate che individuino gli autori dell’efferato gesto di violenza che si è abbattuto su Calik.

“È importante che fatti come questi non vengano taciuti e che chiunque abbia informazioni utili aiuti le forze dell’Ordine ad individuare i responsabili. Ma è anche importante prevenire gesti di questo tipo, contrastando gli abbandoni e il randagismo – continua Ilaria Innocenti che spiega – per fare ciò è fondamentale che gli animali vengano sterilizzati e che vengano sempre scelte le adozioni consapevoli dai canili, invece dell’acquisto, una pratica apparentemente innocua che, oltre ad implicare una visione dell’animale come “oggetto”, favorisce il business e crea incentivi a traffici illeciti, come quello dei cuccioli dall’Est”.

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Dal minuto 1:41:50