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Ministro Lorenzin: sulla vivisezione e le alternative solo parole, nessun impegno nè concreto nè teorico

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 14 gennaio 2015

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Il Ministro della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità prendono pubblicamente posizione sulla sperimentazione animale, il risultato è a dir poco deludente, solo frasi fatte e nulla di concreto, così l’Italia non ha nessuna speranza di superare la crisi che la ancora da anni e continuiamo a farci ridere dietro da tutta l’UE.

A dimostrare queste tristi considerazioni è il codice recentemente adottato dal Comitato Etico dell’ISS che contiene nuove posizioni in relazione alla sperimentazione animale in Italia. 

In realtà di nuovo c’è ben poco, infatti il capitolo dedicato alla sperimentazione animale non definisce nulla che vada oltre quanto già richiesto dalla legge. Viene ricordato il principio delle 3R, “sostituzione, riduzione e perfezionamento”, di cui la LAV sostiene solo la prima R, noto dal 1959 e che avrebbe dovuto essere considerato prioritario da oltre 20 anni, ma che in Italia non trova sostegno né culturale né economico. Si parla, poi, di formazione alle alternative del personale che lavora nell’ambito della ricerca, un punto fondamentale che che come IPAM (la Piattaforma italiana per i metodi alternativi di cui fa parte anche la nostra associazione), sosteniamo da anni. Speriamo di vedere finalmente organizzati dei corsi dove non ci si limiti a parlare didatticamente di riduzione del numero degli animali impiegati, senza fornire i mezzi concreti per farlo, ma si facciano lezioni di etologia e aggiornamenti sugli studi più innovativi senza animali, tecniche che i nostri ricercatori devono spesso andare a imparare all’estero.

Non manca nel testo adottato dal Comitato dell’Istituto il chiaro sostegno alla necessità della vivisezione, con dichiarazioni che asseriscono come “la distanza filogenetica non rappresenti una discriminante per la scelta della specie da utilizzare” e come lo studio di modelli in vivo abbia avuto “un impatto straordinario sulle conoscenze della fisiologia e patologia umana”: un segnale cristallino di quale sia l’approccio verso i metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali da parte dell’Istituto che collabora col Ministero, e che rappresenta una delle maggiori voci della ricerca nel nostro Paese.

A ricordare il coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità con il Ministero è lo stesso Ministro Lorenzin in un’ intervista a firma di Margherita D’Amico, dove sottolinea il ruolo dell’ISS nel vagliare e filtrare le autorizzazioni da rilasciare per sperimentazioni senza anestesia, e in cui ricordava come queste vengano concesse solo dopo attente analisi.
Peccato che i numeri dicano il contrario: anziché essere rilasciate solo in casi rarissimi, il numero delle procedure senza anestesia è praticamente raddoppiato negli ultimi anni e, di contro, i fondi stanziati per le alternative alla sperimentazione animale sono appena 500 mila euro l'anno, una cifra che non basta nemmeno a coprire le spese per i relatori o per i coffee break di convegni in cui tristemente si parlerà solo di reduction nell’ottica di dover sottolineare l’importanza del modello animale, come avviene nella quasi totalità dei casi.

Che dire poi del ruolo del Centro di Referenza Nazionale dello stesso Ministero, per i Metodi Alternativi, colpevolmente silente da anni, o della presunta “stretta collaborazione con il Laboratorio di Referenza Europeo EURL-ECVAM”, attività inesistente o molto ben celata sui quali si attende ancora una risposta formale del Ministro Lorenzin a quesiti parlamentari sulle sue scelte?

Il Ministro, a distanza di quasi un anno, dovrebbe impegnarsi a emanare i decreti attuativi della legge 26/2014, come quello importantissimo sulla gestione di animali dismessi dai laboratori; un fenomeno che riguarda meno dello 0,1% degli animali utilizzati che per prassi vengono uccisi anche se sani o recuperabili.

Normalmente, almeno sulla carta, si esprimono le buone intenzioni, questa volta neppure quelle.

 

Michela Kuan
Responsabile Settore Vivisezione