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Chiuse le indagini a carico di 43 vetturini per maltrattamento. LAV parte offesa

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 27 settembre 2017

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Il sostituto procuratore Alberto Galanti ha chiuso le indagini per 43 vetturini delle botticelle romane con la seguente accusa: "in ordine al reato previsto e punito dagli articoli 110, 113, 727 comma 2 del Codice penale perché in concorso tra loro detenevano i cavalli addetti al servizio di trasporto a trazione animale dentro una struttura posta all'interno del complesso del Foro Boario di Roma in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttivi di gravi sofferenze".


Altre 2 avvisi di garanzia sono stati inviati a L. T. C., veterinario della Asl Roma1, e L. A., coordinatore della struttura Roma servizi per la mobilità srl di Roma Capitale, responsabile della manutenzione della struttura.
L’atto di cui si parla approfonditamente nell’articolo di Margherita D’Amico oggi su Repubblica è di Aprile 2017, ma è stata la LAV ad annunciarlo che figura come persona offesa.

"Speriamo che l'odierno procedimento giudiziario incoraggi anche la chiusura delle indagini sulla scuderia realizzata al Pincio con sperpero di fondi pubblici e incredibili danni all'integrità di un luogo vincolato come Villa Borghese, e auguriamoci che l'Assemblea Capitolina esamini al più presto la proposta di Delibera di iniziativa popolare per la dismissione delle botticelle". 

La delibera è stata firmata da oltre 10.000 cittadini romani e depositata a febbraio 2015.