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Pordenone, aggressione ai manifestanti contro il circo

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Ultimo aggiornamento

domenica 30 marzo 2014

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Domenica scorsa (30 marzo), nel tardo pomeriggio, alcuni attivisti che manifestavano contro lo sfruttamento degli animali nei circhi davanti al Circo Millennium, attendato a Pordenone, hanni subito una vera e propria deliberata aggressione da parte dei circensi.

Fatti gravissimi per le modalità e le conseguenze fisiche su persone pacifiche che civilmente hanno manifestato le loro idee.

Una vera e propria spedizione punitiva, secondo quanto raccontato da vittime, testimoni e riportato anche dalla stampa locale, messa in atto da tre addetti del circo che hanno dapprima circondato una delle auto dei manifestanti, tirando fuori con la forza gli occupanti fino a richiudere con violenza lo sportello sulla gamba di uno di loro, per poi picchiarli violentemente, e hanno poi proseguito rivolgendo la loro rabbia verso le altre persone intervenute. Bilancio: una ragazza con trauma cranico e una prognosi di una settimana, e altri quattro attivisti con volti tumefatti, labbra spaccate e traumi di varia entità.

Nonostante ciò assistiamo ad una giustificazione da parte dei circensi, consapevoli che i fatti avvenuti testimoniano un assalto violento, ingiustificabile e un atto penalmente rilevante che ora la Magistratura dovrà giudicare nella sua gravità.

Nessuna volontà di andare allo scontro fisico degli animalisti quindi, come dichiarato dai circensi che accusano gli attivisti della LAV di aver creato un clima d’odio intorno al mondo del circo. Odio che è però possibile trovare sulla pagina pagina Facebook dell'evento creata dagli attivisti della LAV e delle altre associazioni, sulla quale i “difensori” dell’attività circense hanno postato insulti e minacce, anche di morte, rivolte agli animalisti.

Quanto all’accusa di aver provocato una famiglia in lutto, precisiamo che durante il giorno di lutto identificato dallo staff del Circo Millennium, che ha sospeso gli spettacoli venerdì 28 marzo, le associazioni hanno annullato il presidio, in segno di rispetto. La manifestazione, invece, si è svolta durante un normale giorno di lavoro del circo  che aveva ripreso regolarmente le proprie attività di esibizione di animali e persone.

Daremo supporto legale a tutti gli attivisti della nostra associazione e alle altre persone coinvolte nella violenta aggressione, affinché si ponga fine alle aggressioni ormai intollerabili ed ingiustificate.