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Nessun cane è irrecuperabile, parola di Kratos!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 19 febbraio 2018

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L’adozione di un ex cane pericoloso non è come un’adozione normale. Dietro c’è un lavoro di settimane, a volte mesi, per abbattere il muro di terrore e diffidenza che li spinge ad aggredire, senza cattiveria ma solo per proteggersi.

Dal momento in cui conquisti la loro fiducia non puoi commettere errori perché un cane che ha sofferto difficilmente si fiderà di nuovo, se lo deludi. E quando finalmente trovi per lui una casa, sei sopraffatto dal senso di responsabilità, mentre ti auguri che la famiglia scelta sia all’altezza dei suoi bisogni e non lo deluda, magari cambiando idea e rinunciando all’adozione.

Per questo quella di Kratos è una grande vittoria: ha tre anni, la maggior parte dei quali costretto a vivere legato a catena, sulla rampa di un garage, senza alcun riparo dal freddo e dal caldo, insopportabile nelle estati siciliane. Vedeva solo il cielo e la strada, e il via vai frenetico di auto e persone che lo intimoriva.

Lì era diventato “pericoloso”, si scagliava con violenza contro chiunque provasse ad avvicinarsi a lui. Così lo abbiamo trovato, dopo la segnalazione di una volontaria: “la prima impressione che ho avuto quando ho visto Kratos era di un cane terrorizzato, che senza un percorso di recupero comportamentale sarebbe stato condannato alla solitudine - racconta Mirko Zuccari, educatore cinofilo LAVlo abbiamo portato a Roma. A distanza di sei mesi Kratos aveva riacquistato l’equilibrio perduto e ho ritenuto che fosse pronto per l’adozione”.

E due settimane fa Daniela ha aperto le porte della propria casa e del proprio cuore a Kratos, donandogli finalmente la vita che merita.