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Striscia e il muro di gomma della vivisezione a "La Sapienza"

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Ultimo aggiornamento

giovedì 18 dicembre 2014

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Sono decenni che la LAV denuncia la crudeltà delle sperimentazioni su animali attuate nei laboratori dell’Università La Sapienza di Roma, e la parzialità e inganno delle informazioni fornite ai mezzi d’informazione da chi fa vivisezione.

Ora anche Striscia la notizia ha acceso i riflettori su questo orrore: in seguito a un colloquio con un ex-dipendente dell’Università che ne accusava le violenze sulle scimmie da laboratorio, Edoardo Stoppa ha chiesto di incontrare il prof. Roberto Caminiti, già noto alla LAV, che nel 1997 ha diffuso delle immagini riprese nei laboratori dell’Università. Da quelle immagini e dalle ricerche delle redazione del TG “satirico” è nato il servizio trasmesso ieri sera da Striscia la Notizia.

Il prof. Caminiti, professore di fisiologia che lavora nell’ambito delle neuroscienze su primati già dall’89, si è distinto negativamente per le crudeli sperimentazioni, e negli anni, come al solito, non ha fatto alcuno sforzo per trovare alternative al modello animale (cosa, peraltro, prevista per legge!), continuando ad attuare test dolorosi e invasivi sulle scimmie, che comportano impianti nel cranio e lunghe contenzioni, e questo, parallelamente alle dichiarazioni pubbliche a favore di “più rispetto, più trasparenza, più responsabilità nella tutela degli animali da laboratorio”: posizione a dir poco contraddittoria!

La nostra “vecchia amicizia” si espresse chiaramente anche durante tutto l’iter che ha accompagnato il recepimento della Direttiva sulla sperimentazione animale, chiedendo che non venisse migliorato il testo della direttiva in favore di maggiori tutele per gli animali, ma che questo fosse recepito come copia di quello europeo, accusando i politici di essere in balia degli animalisti e della disinformazione, millantando il dovere di aprire i laboratori per mostrare la loro “verità”. Peccato che l’intenzione di aprire i laboratori non abbia prodotto alcuna azione concreta, e che gli annunci di trasparenza avessero il solo scopo di “annebbiare la vista” dell’opinione pubblica che si illude si faccia buona ricerca nel nostro Paese.

Il concetto di trasparenza viene sempre ignorato quando si parla di sperimentazione animale, non solo è impossibile entrare nei laboratori, ma addirittura sono inaccessibili le procedure che vengono messe in atto al loro interno. 

Il silenzioso muro di gomma della vivisezione è ancora più evidente dal comportamento del personale intervistato da Striscia la Notizia: quello che risulta essere praticamente, il braccio destro del professor Caminiti, ha addirittura negato di conoscerlo, e questo non ha bisogno di ulteriori commenti.

Michela Kuan
Responsabile Vivisezione LAV