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Toxic Fur: il Ministero della Salute blocca la vendita dei capi da noi segnalati

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 25 febbraio 2015

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Salute dei bambini a rischio a causa delle sostanze chimiche, potenzialmente tossiche e cancerogene, nelle componenti di pelliccia animale di alcuni capi d’abbigliamento baby (24-36 mesi) delle note marche “D&G”, “BLUMARINE BABY”, “WOOLRICH”: dopo nostra denuncia, che pochi mesi fa aveva sottoposto alcuni campioni di queste marche a rigorosi e indipendenti test di laboratorio (indagine Toxic Fur 2), per i prodotti segnalati ora finalmente arriva anche lo Stop deciso dal Ministero della Salute.

Oggi, infatti, il Ministero della Salute ha notificato alle aziende “D&G”, “BLUMARINE BABY”, “WOOLRICH” il blocco della vendita dei baby capi con pelliccia animale oggetto dell’investigazione della LAV, disponendo: “per tutto il tempo necessario allo svolgimento delle verifiche e degli accertamenti sulla sicurezza del prodotto, ai sensi dell’articolo 107 comma 2 lett d) n.1 del Decreto Legislativo 206/2005 detto Codice del Consumo, il divieto per gli importatori/distributori di fornire, proporre la fornitura o di esporre nella rete di vendita gli articoli coinvolti”.

“Ebbene sì, la pelliccia animale oltre a “costare” la vita ai milioni di animali ai quali viene ancora oggi orribilmente sottratta, può rappresentare anche un danno per la salute, in particolare dei bambini che per età sono più esposti agli effetti delle sostanze chimiche utilizzate in fase di concia e messa in produzione, e per l’ambiente: ai genitori, alle aziende moda e alle istituzioni preposte chiediamo di bandire i prodotti con pelliccia animale - dichiara Simone Pavesi, Responsabile LAV Campagna Pellicce - Abbiamo nuovamente dimostrato che in qualunque prodotto di abbigliamento (calzature e accessori compresi) contenente pelliccia animale, anche se si tratta di marche di lusso (quindi in teoria caratterizzate dalla massima qualità) è possibile trovare sostanze chimiche classificate come tossiche o cancerogene. Il Ministero della Salute deve intervenire per bloccare non solo la vendita dei prodotti testati, ma la produzione e il commercio di qualsiasi prodotto di pellicceria: questa vicenda non è che l’ennesima conferma che la pelliccia è bene lasciarla agli animali!”

Il Ministero della Salute ha ora predisposto, tramite i Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS, nuovi campionamenti che serviranno per condurre ulteriori test eco-tossicologici sulle componenti di pelliccia animale e ai quali seguirà una ulteriore valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità, con il conseguente definitivo pronunciamento del Ministero circa la possibile classificazione di questi capi come “prodotti pericolosi”.

“Invitiamo i consumatori dall’astenersi dall’acquisto di prodotti di abbigliamento (calzature e accessori compresi) che contengano anche piccoli inserti di pelliccia animale, o altri materiali di origine animale: già nel 2013 con l’indagine Toxic Fur 1 avevamo ottenuto lo stop temporaneo alla vendita di altri prodotti per bambini con pelliccia animale (delle marche IL GUFO, BRUMS, MISS BLUMARINE, MINIFIX, GUCCI) diventato poi definitivo per alcuni di essi (Il GUFO, BRUMS, MISS BLUMARINE), e su cui sta indagando il Pubblico Ministero Raffaele Guariniello della Procura della Repubblica di Torino. L’indagine Toxic Fur 2 conferma la potenziale pericolosità dei nuovi campioni analizzati: i consumatori, con le loro scelte d’acquisto, hanno il potere e il diritto di rifiutare questi prodotti. La moda etica, totalmente animal-free, è l’unica moda responsabile, sostenibile, sicura e che fa sempre tendenza.”

Claudia Squadroni

COMUNICATO STAMPA            PRESS RELEASE