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Nuovo colpo al business del traffico cuccioli:condannate due persone

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Ultimo aggiornamento

domenica 03 luglio 2016

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Una condanna a 6 mesi di reclusione, 3.000 € di multa e la confisca degli animali: questa la sentenza emessa oggi, 4 luglio, dal Tribunale di Busto Arsizio nell’udienza conclusiva del processo a carico di due cittadini slovacchi M.B e C.M, rispettivamente legale rappresentante e dipendente della “Aquaimpex spol s.r.o.” società che commercializza cani con sede nella Repubblica Slovacca.

I due sono stati giudicati colpevoli di maltrattamento animali, traffico illecito di animali da compagnia e falso, per aver introdotto dalla Slovacchia, nel mese di maggio 2011, ben 32 cuccioli di cane di varie razze, destinati alla vendita, privi di idonei sistemi di identificazione e di certificazioni sanitarie, e accompagnati da passaporti individuali che riportavano false date di nascita.

I cuccioli, separati prematuramente dalla madre, in età inferiore a quella prevista dalla legge, erano trasportati a bordo di un veicolo privo di adeguato sistema di aerazione (così da rendere al suo interno la temperatura elevata), al buio e dentro gabbie sovraffollate. 

“Quella pronunciata dal Tribunale di Busto Arsizio è una sentenza importantissima, non solo perché si tratta di un caso emblematico che contiene tutti gli elementi delle introduzioni illegali: cuccioli strappati precocemente alla madre, assenza di microchip e certificazione sanitaria, condizioni di trasporto inadeguate, ma anche perché gli imputati non erano commercianti occasionali e poco organizzati, ma appartenevano a una società di vendita che avrebbe dovuto conoscere la normativa che regola le movimentazioni di animali all’interno dell’Unione Europea e verso il nostro Paese”, dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV Area Animali Familiari.

Il traffico dei cuccioli è un business che movimenta in Europa circa 300 milioni di euro all’anno. Si stima che solo in Italia arrivino illegalmente 8mila cuccioli ogni mese, quasi 100mila l’anno!

Sono cifre enormi che identificano un fenomeno internazionale, lucidamente raccontato, dati e storie alla mano, nel libro scritto da Ilaria Innocenti e dalla giornalista Macri Puricelli, “La fabbrica dei cuccioli”, edito da Sonda.