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Traffico cuccioli: il Tribunale di Cagliari condanna un allevatore. Ottimo!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 27 giugno 2016

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Il Tribunale di Cagliari ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione e 600€ di multa, un allevatore per il reato di traffico di animali da compagnia (art. 4 L. 201/2010) per aver introdotto in Italia 11 cani di razza bassotto tedesco, in tutto o in parte privi di microchip, certificazioni sanitarie e passaporti individuali con l’aggravante che alcuni cuccioli erano di età inferiore a 12 settimane e per il reato di falso per aver contraffatto o comunque fatto uso di atti pubblici e certificati pubblici falsificati. Lo rende noto la LAV che si era costituta parte civile.

“Siamo soddisfatti di questa condanna. Il traffico dei cuccioli è un fenomeno ancora molto diffuso nel nostro Paese, basti pensare che sono 8.000 i cuccioli ogni mesi che sono introdotti illegalmente in Italia dai paesi dell’Est, spesso strappati alle madri in età tenerissima (anche soli 15-30 giorni di vita) e sottoposti a lunghi viaggi che possono durare anche 24 ore. Le condizioni di trasposto possono essere drammatiche, talvolta viaggiano ammassati in portabagagli, nascosti in camion dietro altra merce, senza bere né mangiare, queste condizioni di trasporto e le patologie in atto danno come risultato oltre la sofferenza degli animali, un alto tasso di mortalità. – commenta Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Area Animali Familiari LAV – Per reprimere questo fenomeno occorre intensificare i controlli in allevamenti e negozi e qualora ci si imbatta in cuccioli introdotti illegalmente segnalare l’accaduto alle autorità competenti. Ma perché questo odioso fenomeno, che ogni anno costa la vita a migliaia di animali introdotti illegalmente nel nostro Paese abbia veramente fine però, è fondamentale che si smetta di mercificare la vita, preferendo all’acquisto l’adozione di uno dei migliaia di animali ospiti di un canile o gattile”.

COMUNICATO INTEGRALE