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Uccisione lupi, non crediamo alle favole. Ministro Galletti smentisca!

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Ultimo aggiornamento

martedì 16 febbraio 2016

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“Dire che il nuovo piano ‘non prevede autorizzazioni a priori all’abbattimento di lupi’, è una trovata capziosa che purtroppo convalida i nostri timori, perché nel piano è invece esplicitamente prevista la possibilità di uccidere fino al 5% dei lupi.Lo stesso vale per la sorte che toccherà ai cani randagi e agli ibridi, a meno dello stralcio di tutte le parti del testo che prevedono le  uccisioni, fatto che al momento non ci risulta” dichiara Massimo Vitturi, Responsabile Animali Selvatici LAV, in risposta alle dichiarazioni del Ministro Galletti, a conclusione del Comitato paritetico per la biodiversità con all’ordine del giorno il Piano di conservazione e gestione del lupo.

“Non crediamo alle favole, ci limitiamo a constatare i fatti: l’uccisone dei cani randagi nelle aree rurali è prevista in ben tre parti nella versione del Piano datata  22 dicembre, alle pagine 17, 29 e 30 sottolinea Vitturi e aggiunge –  allo stesso modo, l’intenzione di reintrodurre, dopo quasi mezzo secolo, la possibilità di uccidere i lupi, non è mai stata categoricamente smentita dal Ministero né dai suoi tecnici. Sfidiamo il Ministro Galletti a contraddirci, pubblicando online sul sito del Ministero dell’Ambiente una nuova versione di Piano che accolga in pieno le nostre precise istanze: che nessun animale, lupo, cane o ibrido, possa essere trucidato per legge”.