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Reati zoomafiosi: vittoria LAV, nessun depotenziamento della repressione

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 25 aprile 2018

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Ce l'abbiamo fatta: non è stata depotenziata la repressione del reato di uccisione di animali in ambito zootecnico.

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Legislativo n.36 che modifica la disciplina del regime di procedibilità di alcuni reati, che inizialmente prevedeva la procedibilità non più d’ufficio ma solo con querela di parte, che, in un sistema basato sull’intimidazione, si sarebbe tradotto in un vantaggio dei gruppi criminali.

Contro questa proposta iniziale del Governo ci siamo schierati subito, nel totale e imbarazzante silenzio delle associazioni agricole, e siamo riusciti prima a ottenere un importante parere approvato dalla Commissione Giustizia della Camera e poi il pronunciamento definitivo del Ministero della Giustizia.

L’uccisione di animali non può  essere considerata una questione privata, che viola i diritti di un singolo, poiché la crudeltà nei riguardi degli animali è pericolosa socialmente a prescindere delle conseguenze che ne possono derivare per l’uomo. La pericolosità va valutata per il danno fatto alla vittima animale e nel momento in cui sono colpiti gli interessi di un animale viene offesa anche l’intera società.