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Schema decreto vivisezione, Ministero consulta associazione non rappresentativa

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Ultimo aggiornamento

venerdì 27 dicembre 2013

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Nelle relazioni d’accompagnamento allo Schema di Decreto Legislativo per il recepimento della direttiva europea sulla vivisezione in discussione in queste settimane, con la mobilitazione per evitare che venga calpestato l’articolo 13 della Legge di delegazione europea, una è realizzata dal Ministero della Salute in base alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 gennaio 2013 “Disciplina sul rispetto dei livelli minimi di regolazione previsti dalle direttive europee, nonché aggiornamento del modello di Relazione AIR”.

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.86 del 12 aprile 2013, questa direttiva prevede che l’Analisi dell’Impatto della Regolazione “descriva alla sezione 2 le consultazioni effettuate  con  destinatari pubblici  e  privati   dell'iniziativa   di   regolazione   o   delle associazioni rappresentative degli  stessi,  indicando  le  modalità seguite, i  soggetti  consultati  e  le  risultanze  emerse  ai  fini dell'analisi d'impatto. La sezione indica, eventualmente, le  ragioni del limitato o mancato svolgimento delle consultazioni”. 
A pagina 2 della Analisi firmata dai Dr. Giovanni Botta e D.ssa Valeria Curella del Ministero della Salute si può leggere delle “procedure di consultazione precedenti l’intervento”: “Nell’ambito dell’istruttoria è stata consultata l’AIDAA (Associazione italiana difesa animali e ambiente), nonché i rappresentanti dei maggiori enti diricerca (Mario Negri, IEO, Società di Neuroscienze). Dalla consultazione è emersa (…) la condivisione dell’intervento regolatorio, in particolare (…) hanno condiviso la scelta dell’Amministrazione (…) di differire al 1 gennaio 2017 (entrata in vigore divieto test animali per xenotrapianti e sostanze d’abuso) anche per consentire ai soggetti interessati opportuni tempi di adeguamento (…)”.

Il Ministero della Salute quindi non consulta ricercatori con metodi sostitutivi, associazioni animaliste realmente rappresentative o riconosciute dallo stesso Ministero. Va a “consultare” un’associazione che faccio fatica a definire, per far condividere a loro la violazione di due precetti previsti nell’articolo 13 della Legge 96-2013 di delegazione europea, i due divieti senza deroghe temporali. Incredibile ma vero. Vergogna Ministero.

Gianluca Felicetti
Presidente LAV

 

In data 30 dicembre abbiamo ricevuto la seguente comunicazione:

Con riferimento  alla indicazione della AIDAA nell’ambito della relazione recante l’analisi di impatto della regolamentazione, quale associazione consultata in merito allo schema di d.leg.vo  di recepimento della direttiva  2010/63/UE,  si precisa che trattasi di un mero  refuso che si provvederà a rettificare in prossimità della definitiva approvazione del provvedimento il cui iter, come è noto, prevede l’acquisizione preliminare dei  pareri della Conferenza Stato-regioni e delle competenti commissioni parlamentari.
Cordialità
Gaetana Ferri
Ministry for Health  - General Director of Animal Health and Veterinary Medicinal Products 
Via Giorgio Ribotta, 5  00144 Rome - Italy

Prendiamo atto e provvederemo a informare attraverso i canali utilizzati per la divulgazione della notizia presa dai vostri Atti ufficiali.
La rettifica dell’Atto del Ministero della Salute va però indirizzata da voi a Camera, Senato e Conferenza Stato Regioni che hanno ricevuto un’informazione grave e sbagliata.
Se poi il Ministero della Salute non ha consultato nemmeno l’Aidaa deve, ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, specificare nell’Atto le motivazioni per le quali non ha ascoltato associazioni rappresentative della parte contraria alla sperimentazione sugli animali.

 

In attesa, 
Distinti saluti.
Gianluca Felicetti
Presidente LAV
 

 

In data 31.12.2013 L' ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE-AIDAA ci ha scritto per confermarci la loro totale estraneità alla consultazione da parte del Ministero della Salute