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A 9 anni dal divieto UE sui cosmetici testati su animali, in milioni continuano a morire in nome della bellezza

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Ultimo aggiornamento

giovedì 10 marzo 2022

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In occasione del nono anniversario della direttiva europea che impedisce la vendita di tutti i prodotti cosmetici testati su animali, l'11 marzo, le maggiori associazioni animaliste e coalizioni tra cui Cruelty Free Europe ed Eurogroup for Animals, di cui fa parte LAV, protestano a Bruxelles perché questo divieto rischia di essere calpestato.

Ieri, infatti, si è tenuta una manifestazione pacifica davanti alla sede della Commissione europea e del Consiglio per chiedere che la legge, frutto di una battaglia di 25 anni, venga rispettata.

Nonostante l'enorme sostegno dei cittadini europei, sempre più contrari al ricorso ad animali per questi scopi, le autorità europee ora richiedono crudeli ed inutili test persino per gli ingredienti utilizzati esclusivamente nei cosmetici, ampliando lo sterminio già in atto per le sostanze chimiche.

Uno studio condotto nel 2021 dal Centro europeo per le alternative ha rilevato che ben 63 dossier di valutazione della sicurezza prevedevano nuovi test su cavie nei cosmetici, numero che è tristemente destinato ad aumentare.

I leader europei sostengono ripetutamente quanto siano importanti i divieti di sperimentare sugli animali i cosmetici e come siano stati rivoluzionari e un modello per il mondo. Tuttavia, sappiamo che sempre più test sugli animali sono richiesti dalle autorità, contro la volontà dei consumatori e delle aziende.

Insieme possiamo fermarli aderendo all'Iniziativa dei Cittadini Europei Save Cruelty Free

FIRMA ORA

Metodi alternativi per garantire la sicurezza dei cosmetici, e di altri prodotti di consumo, sono già in uso nell'UE da decenni. Non vi è alcun motivo per testare gli ingredienti sugli animali, quando sono disponibili strategie avanzate di valutazione animal-free che offrono modelli affidabili, rapidi ed economici.

Con questa raccolta firme, chiediamo alla Commissione europea di impegnarsi in azioni che possano garantire la protezione della salute umana e dell'ambiente testando le sostanze senza l'uso di animali e di investire in approcci human-based.