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Abruzzo, approvata norma randagismo: non è più una legge "ammazza-cani"

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Ultimo aggiornamento

martedì 03 dicembre 2013

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Buone notizie "sul fronte Abruzzo": ieri il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la nuova legge sul randagismo.

Il testo licenziato tiene conto degli emendamenti che abbiamo proposto insieme a Lega Nazionale Difesa del Cane ed Enpa, evitando così l’emanazione di una legge incostituzionale e inefficace, sia in termini di prevenzione del randagismo che di corretta gestione del fenomeno.

Miglioramenti sostanziali l’eliminazione degli articoli che prevedevano l’uccisione, da parte del veterinario, del cane o gatto su richiesta del proprietario, e la possibilità di abbattimento dei cani “inselvatichiti”.

Introdotte, invece, alcune fondamentali norme, come l’istituzione di uno sportello per i diritti animali in ogni comune, la presenza obbligatoria delle associazioni di volontariato nei canili, l'obbligo di annotare nel registro di carico e scarico dei canili anche il decesso degli animali, e il divieto di offrire animali in premio o omaggio.

Grazie agli emendamenti da noi proposti, e approvati, sarà molto difficile lucrare sul fenomeno del randagismo: a parità di condizioni la gestione delle strutture pubbliche dovrà essere data alle associazioni e il numero di animali presenti canili rifugio non potrà superare i 250 soggetti.

Il Consiglio regionale abruzzese ha fatto una scelta di responsabilità,  introducendo anche la possibilità di consentire l'ingresso degli animali nelle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate dal Sistema Sanitario Regionale, e il divieto di detenzione del cane a catena.

La legge può e deve comunque essere migliorata. Sono infatti rimasti esclusi tre emendamenti di fondamentale importanza che avevamo richiesto: il pronto soccorso esteso anche ai gatti, la sterilizzazione obbligatoria per tutti i randagi e l’obbligo di emanare il Regolamento applicativo della nuova legge.

Chiediamo al Consiglio di mantenere fede all’impegno di ieri in aula di introdurre le tre norme nella legge di bilancio che si appresta ad approvare!

Quello sulla "legge ammazza-cani" è un traguardo che è stato possibile soprattutto grazie a voi: avete aderito alla nostra protesta  in  5.550, scrivendo ai consiglieri regionali per manifestare il dissenso per una proposta di legge che avrebbe costituito un enorme passo indietro nella prevenzione del randagismo!