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La LAV in prima linea al processo contro Green Hill

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 29 ottobre 2014

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Si è svolta ieri a Brescia la prima vera udienza del processo-simbolo della lotta alla vivisezione, quello contro Green Hill, l’allevamento a Montichiari (Bs) di beagle destinati ai laboratori di tutta Europa, che vede come imputati per maltrattamento e uccisione di animali, Bernard Gotti e Ghislane Rondot, co-gestori di Green Hill 2001, Roberto Bravi e Renzo Graziosi, rispettivamente direttore e veterinario dell'allevamento.

Ammessa dal giudice del Tribunale di Brescia, la LAV - con l’avvocato Carla Campanaro - come parte civile, insieme a Enpa, Lega Nazionale Difesa del cane e Leal.

Una quantità impressionante le prove portate in aula dal Pubblico Ministero, Ambrogio Cassiani, che dimostrerebbero l’esistenza di un "sistema Green Hill" che uccideva cani non recuperabili e avrebbe portato alla morte di circa 6000 beagle in due anni.

Ma anche l’intenzione da parte dell’azienda di approfittare dell’introduzione nella struttura di alcuni manifestanti durante le proteste del 28 aprile 2012 per “sopprimere numero maggiore beagle con rogna demodettica", o la conoscenza anticipata dei controlli che la Asl veterinaria avrebbe effettuato a carico della struttura, l’uso di segatura scadente per le lettiere, causa di diverse morti beagle, fino alla foto agghiacciante di un dipendente Green Hill, con beagle morto e cervello di fuori, che sorridente alza dito medio.

Circostanze che, come riportano gli organi di stampa, sarebbero emerse dalla lettura di email scambiate tra Ghislane Rondot e Roberto Bravi.

La difesa ha artatamente affermato che è stato registrato, non si sa da chi, un maggior tasso di mortalità dei cani consegnati alle associazioni animaliste, rispetto alla normalità della gestione di Green Hill: una dichiarazione falsa, una diffamazione, una provocazione, contro la quale procederemo legalmente.

La prossima udienza si svolgerà a Brescia il 12 novembre, e tra i testi sarà ascoltato anche Gianluca Felicetti, presidente LAV.

In quella occasione vi sarà anche la presenza fuori dal Tribunale di tanti beagle in rappresentanza dei 3000 salvati dall’azione animalista del 2012.