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Agricoltura 4.0: ricerca, sviluppo e sostenibilita'

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Ultimo aggiornamento

domenica 28 novembre 2021

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La ricerca e lo sviluppo tecnologico, applicati alle esigenze dell’utente, hanno portato all’affermazione dell’agricoltura 4.0. Essa rappresenta l’evoluzione del concetto di “agricoltura di precisione”, usato per individuare interventi mirati ed efficienti nel settore agricolo, a partire dall’analisi dei dati come, per esempio, le caratteristiche fisiche e biochimiche del suolo.

L’agricoltura 4.0 è quindi l’insieme degli strumenti e delle strategie che permettono a un’azienda agricola di utilizzare, in modo sinergico e interconnesso, tecnologie avanzate con l’obiettivo di rendere la produzione più proficua e sostenibile.

La sostenibilità, nella sua triplice declinazione economica, sociale e ambientale, gioca dunque un ruolo fondamentale in questo tipo di agricoltura che, all’aspetto prettamente produttivo, unisce quello dello studio e della ricerca, per progettare nuove applicazioni che mantengano soddisfacenti rese di coltivazione, ottimizzando la gestione delle risorse e tutelando il suolo.

In tale ottica, Novamont e Coldiretti hanno dato vita a Mater-Agro: la nuova società dedicata agli agricoltori, nata per promuovere un modello di innovazione partecipata tra agricoltura, ricerca e industria, aiutando gli imprenditori della terra a raggiungere i risultati perseguiti attraverso soluzioni agronomiche sostenibili.

Tra i prodotti ideati possiamo trovare: Riterra, il telo biodegradabile in Mater-Bi per la pacciamatura; Ager-Bi, i biofitosanitari a base di acido pelargonico, ricavati da oli vegetali e quindi biodegradabili; Matrol-Bi, il biolubrificante ottenuto da fonti rinnovabili e impiegato per la lubrificazione delle parti meccaniche di trattori e macchine agricole. Strumenti innovativi per ridurre l’impatto ambientale e per favorire la transizione ecologica, senza compromettere i risultati agronomici.