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No a test animali per sostanze abuso: domani consegna firme al Ministero

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Ultimo aggiornamento

lunedì 12 dicembre 2016

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“No a deroghe e proroghe del bando dei test su animali per le sostanze d’abuso come fumo, alcol e droghe, previsto dal Decreto legislativo n° 26/2014 che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017”

Con questo messaggio domani 14 dicembre consegneremo al Sottosegretario del Ministero della Salute, Vito De Filippo, le 57.600 firme raccolte, da marzo ad oggi, con la petizione “Aiutali a uscirne”, rivolta al Ministero della Salute per chiedere il rispetto dei divieti previsti dalla legge contro i test su animali per le sostanze d’abuso (alcol, fumo, droghe), i trapianti di organi tra specie diverse e nel riutilizzo in una seconda sperimentazione degli stessi animali già impiegati in procedure classificate come “gravi”.

“E’ sconcertante che vizi umani come alcol, fumo e droghe siano ancora testati su animali, che non bevono né fumano e, pertanto, non potrebbero nemmeno abusare di queste sostanze e che, peraltro, questo avvenga spesso a spese dei contribuenti in Università pubbliche. – afferma Michela Kuan – Si tratta di un’aberrazione sul piano scientifico e, prima ancora, sul piano etico: basti pensare all’elevato grado di sofferenza che i test effettuati sugli animali comportano. Considerati i dati epidemiologici a disposizione e le investigazioni con metodi alternativi, la  sperimentazione animale non può più essere considerata un rimedio alle dipendenze che tuteli davvero  chi abusa di tali sostanze, in primo luogo i ragazzi e le categorie più deboli”.

Rispettare il divieto di testare su animali fumo, alcol e droghe significa rispettare quanto voluto dal Governo e dai cittadini che esso rappresenta, affinché si aprano le porte, concretamente, a studi che aiutino persone con forme di dipendenza e le loro famiglie, senza sperperare soldi e lavoro in dati sperimentali che troppo raramente approdano all’uomo, o che semplicemente erano già noti: è ora di dire basta e di dare alla ricerca utili alternative.