Home | Notizie | Animali al circo: anche i Paesi Bassi approvano il divieto. Italia fanalino di coda

Animali al circo: anche i Paesi Bassi approvano il divieto. Italia fanalino di coda

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

giovedì 18 dicembre 2014

Condividi

I Paesi Bassi si aggiungono alla lunga lista di Stati Europei e altri Paesi che hanno già introdotto delle proibizioni all’anacronistico uso di animali nei circhi:  dal 15 settembre 2015, infatti, il Governo ha deciso che non sarà più possibile utilizzare animali esotici e una  lunga serie di selvatici nei circhi.

Nell’Unione Europea Malta e Grecia hanno già vietato tutti i tipi di spettacoli  con utilizzo di qualunque animale, seguiti da Austria, Belgio,  Croazia, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca, Danimarca,  Finlandia e Portogallo che hanno proibito l’utilizzo di animali esotici nei circhi, mentre Ungheria,  Slovacchia,  Polonia, Estonia hanno  introdotto delle restrizioni che riguardano l’utilizzo di animali protetti dalla  Convenzione internazionale CITES o provenienti da catture in natura.

Stiamo assistendo, in  Europa e nel mondo, al progressivo smantellamento del consenso verso i circhi con animali, forti di motivazioni etiche e scientifiche che evidenziano l’incompatibilità dei bisogni etologici primari di questi animali con la prigionia imposta dai circhi, la vita itinerante, e l’addestramento a fini ludici”.

Il Governo e il Parlamento italiano invece di prendere atto dell’accresciuta sensibilità collettiva che disdegna l’utilizzo di animali come marionette, continuano a mantenere una legge antiquata del 1968 che, di  fatto, permette lo sfruttamento di animali a fini di spettacolo.  A questo si aggiunge il finanziamento  pubblico del Ministero dei Beni Culturali di circa 3  milioni di euro all’anno ai circhi  con animali: denaro pubblico, cioè di tutti i cittadini, impiegato a favore di spettacoli che sottopongono gli animali a patimenti (prigionia, addestramento, lunghi viaggi, clima non sempre congeniale, rumori, ecc.). 

Chiediamo che venga data immediata esecuzione ai dettami del Parlamento che, già nel  2013, richiedeva la revoca del finanziamenti pubblico  ai circhi con animali (a partire dal 2018) a favore del circo Contemporaneo senza animali; l’Associazione animalista inoltre sollecita l’apertura della  discussione in Parlamento delle proposte  legislative, già  pendenti da più di un decennio, sulla indispensabile riconversione dei circhi in spettacoli rigorosamente senza animali.

Claudia Squadroni

ARTICOLO

STATI CHE HANNO INTRODOTTO PROIBIZIONI ALL’ UTILIZZO DI ANIMALI NEI CIRCHI.

TABELLA

CIRCHI IN ITALIA

APPROFONDIMENTO