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Animali domestici fuori dai supermercati: la nota irresponsabile del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute sbaglia interpretazione del Regolamento Europeo e vieta l’ingresso ai cani nei supermercati. Chiediamo intervento immediato al Ministro Schillaci.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 24 febbraio 2023

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Dietrofront del Ministero della Salute: i cani possono entrare nei supermercati

Il Ministero della Salute ha fatto dietrofront sull’ingresso degli animali nei supermercati e negli esercizi commerciali di vendita di alimenti.

LAV qualche giorno fa ha sollevato il caso di una recente Nota del Ministero della Salute che mal interpretava una norma europea del 2004 e proprio ieri la Direzione Generale Igiene e sicurezza degli alimenti ha emanato una nuova Nota, inviata anche alle Regioni e quindi alle Asl sul territorio, che cancella il divieto generalizzato di ingresso agli animali nei supermercati e negli esercizi commerciali che vendono alimenti.

E’ stata ristabilita la chiarezza, divieti ad accesso tout court degli animali negli esercizi di vendita di alimenti, supermercati compresi, non sono stabiliti né da norme nazionali né europee. Un divieto generalizzato, oltre a essere penalizzante e discriminatorio per coloro che vivono con un cane, sarebbe stato anche illegittimo e non va nella direzione di facilitare la vita con i quattrozampe, che oramai sono veri e propri membri della famiglia e non possono essere discriminati sull’appartenenza a una specie diversa dalla nostra. Gianluca Felicetti, Presidente LAV

Un atto dovuto, che ristabilisce la situazione in vigore in tutta Italia fino a qualche settimana fa. Si legge nella nuova Nota ministeriale che “In linea con la normativa vigente, le regole di accesso e le limitazioni devono essere stabilite in primis dal responsabile legale dell’esercizio, sulla base dell’attività svolta e in base alle valutazioni condotte per verificare che sussistano le condizioni necessarie. Qualora l’esercente consenta l’ingresso degli animali negli spazi di vendita, infatti, deve garantire che gli animali non possano entrare in contatto diretto o indiretto con gli alimenti, sia sfusi che confezionati, dei quali devono sempre essere garantire igiene e sicurezza.”

LAV da anni si batte per garantire l’accesso degli animali nei locali aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblici, come già avviene in molti Paesi europei, oltre che consigliare ai clienti con cane al seguito che subiscono divieti di cambiare esercente, continuerà a premere per ottenere una Legge nazionale e chiara e al passo con i tempi, come avevamo già scritto nella nostra prima proposta di Legge del 2008, secondo la quale nei luoghi pubblici, nei luoghi aperti al pubblico, sui mezzi di trasporto pubblico l’accesso degli animali domestici considerati d’affezione, condotti nel rispetto delle regole, è sempre consentito.

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lunedì 13 febbraio 2023

Animali domestici fuori dai supermercati

L’irresponsabile Nota di qualche giorno fa da parte di una Direzione del Ministero della Salute, oltre che essere ingiusta e infondata, tenta di cancellare anni e anni di aperture ai cani di supermercati e negozi di alimentari, di convivenza fra specie diverse anche nell’ingresso ad esercizi commerciali, senza mai alcun problema igienico, che ha visto intelligentemente alcune catene della grande distribuzione riservare anche specifici spazi ai quattrozampe nei carrelli della spesa. Per questo chiediamo il ritiro di questa assurda disposizione e l’intervento chiarificatore e normativo del Ministro Schillaci. LAV

Lo chiede la LAV, particolarmente arrabbiata all’indomani di una lettera inviata il 27 gennaio scorso dal neo Direttore generale igiene del Ministero della Salute Ugo Della Marta agli Assessorati regionali alla Sanità e già affissa negli scorsi giorni da alcuni supermercati nella quale sostanzialmente si decide il divieto di accesso dei cani in supermercati e negozi con vendita di alimenti, in piena contraddizione peraltro di una Nota del 3 agosto del 2017 della stessa Direzione Generale del Ministero che aveva fatto chiarezza sulla materia precisando che tutti i luoghi aperti al pubblico devono garantire l’accesso ad animali da compagnia, a meno che non sia dimostrato che il divieto non costituisca l’unico modo di evitare rischi di contaminazione per gli alimenti. Tra i luoghi aperti al pubblico rientrano supermercati e tutti gli altri esercizi di vendita al dettaglio di beni alimentari.

Anche nel 2014 con una Nota l’allora Direttore Generale Igiene e Sicurezza Alimenti e Nutrizione del Ministero della Salute, Silvio Borrello, aveva chiarito che “la legislazione italiana ed europea vieta l’ingresso degli animali domestici esclusivamente nei luoghi dove si preparano, manipolano o conservano gli alimenti (come le cucine)” e che “nei supermercati e nei negozi di generi alimentari, fermo restando l’opportunità di offrire adeguate condizioni di attesa esterna dei cani, l’accesso degli stessi può essere consentito, alle dovute condizioni, unicamente nelle aree di esposizione degli alimenti protetti fino alle aree di cessione di prodotti preincartati".

Una Direzione del Ministero richiama a quasi vent’anni di distanza un Regolamento europeo del 2004 che chiaramente parla solo e opportunamente, per tutti coloro che non sono autorizzati, anche umani, di non accedere nei luoghi di preparazione, trattamento e conservazione degli alimenti, confondendo quest’ultimo termine con esposizione e distribuzione, mentre in altri Paesi europei da sempre l’ingresso di persone con cani al seguito per l’acquisto di generi anche alimentari è del tutto pacifico e normale, da noi un emotivo divieto de facto viene diffuso anche in spregio, in assenza di norma nazionale né di divieto né di autorizzazione, a Regolamenti comunali e intelligenti decisioni di catene di supermercati che da tanti anni prevedono, con le dovute regole, la possibilità di accesso alle loro attività dei quattrozampe.

Per questo chiediamo il ritiro della Nota ministeriale e l’intervento chiarificatore e normativo del Ministro Schillaci.


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