Chiediamo al Museo di rimuovere immediatamente gli animali dalla mostra.
Il corpo di un gatto morto, impagliato e appoggiato su una fotocopiatrice, a disposizione dei visitatori che, azionando la macchina, possono realizzare copie del cadavere. Questa è la “geniale” installazione esposta al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - all’interno della mostra “Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo”.
Difficile capire come una tale installazione possa essere definita arte, e ancor di più “arte ironica”. Esporre il cadavere di un animale per farne oggetto di scherno (e fotocopie?) non è arte, ma solo una violenza estetizzata. E non si tratta di ironia, ma di una grottesca mancanza di empatia verso un essere vivente e senziente che, fino a poco tempo fa, era in vita. Un animale trasformato in oggetto d’intrattenimento visivo, strumento di presunta provocazione culturale, spettacolo per chi considera il corpo morto di un animale un “dispositivo concettuale”.
Ci rivolgiamo direttamente al MAMbo e ai curatori della mostra: esporreste mai il corpo di un bambino morto su una fotocopiatrice? Se la risposta è no, allora non è accettabile farlo con un animale. L’arte non deve essere il risultato del disprezzo e la banalizzazione della morte.
Come se non bastasse, l’installazione comprende anche numerosi colombi imbalsamati. Ancora una volta, cadaveri usati come decorazione, in una forma di sfruttamento, ridicolizzazione della morte, insulto alla dignità della vita non umana.
Queste installazioni denotano insensibilità e mancanza di rispetto per gli animali. Chiediamo al Sindaco Lepore di disporre l’immediata rimozione di tutte le spoglie animali dalla mostra. Nessuna provocazione può giustificare una tale spettacolarizzazione della morte.
Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e gli amanti della vita in ogni sua forma, a boicottare la mostra e scrivere al Museo MAMbo e al Sindaco di Bologna per chiedere la rimozione immediata degli animali dalla mostra.