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ANMVI e LAV al Governo: è necessaria una fiscalità equa per gli animali familiari

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mercoledì 06 agosto 2025

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Il problema riguarda 1 famiglia su 3 e oltre 20,9 milioni di cani e gatti

Con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani)  lanciamo un appello al Governo e al Parlamento affinché nella prossima Legge di Bilancio vengano adottate misure fiscali a favore degli animali 'da compagnia' e delle famiglie che li accudiscono.

Oggi, su cure veterinarie e alimenti per animali grava l’IVA al 22%, come se non fossero beni essenziali. A questo si aggiunge una detrazione fiscale simbolica, pari a soli 0,22 centesimi al giorno, a prescindere dal numero di animali presenti nel nucleo familiare.

Questa situazione rende difficile per molti cittadini accedere alle cure veterinarie, con effetti negativi sul benessere degli animali, sulla salute pubblica e anche sulla spesa sanitaria, per via della mancata prevenzione.

Il problema riguarda milioni di famiglie italiane (una su tre), oltre 20,9 milioni di cani e gatti, e impatta anche sulla gestione dei rifugi comunali e sul contrasto al randagismo.

Insieme ad ANMVI chiediamo tre interventi concreti:

  • Riduzione dell’IVA su cure veterinarie e alimenti per animali da compagnia, con allineamento alle aliquote previste per beni e servizi di prima necessità, e esenzione IVA per le prestazioni veterinarie “One Health” connesse alla prevenzione, alla sanità animale e alla tutela della salute pubblica;
  • Incremento della detrazione fiscale delle spese veterinarie;
  • Introduzione della detraibilità delle polizze sanitarie veterinarie per animali da compagnia.

La convivenza con un animale è un valore sociale riconosciuto anche dalla legge, importante per anziani, bambini e famiglie. Per questo  serve una fiscalità più equa e in linea con il principio One Health, che lega salute umana, animale e ambientale.