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Arezzo, gatta morta per Lyssavirus: Birba, Olivia, e i gattini tornino a casa!

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 16 settembre 2020

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Facciamo appello al Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, chiedendo il rientro a casa della cagnolina Birba, della gatta Olivia e dei suoi tre gattini, da quasi tre mesi in isolamento presso strutture di accoglienza per animali a causa della convivenza con la gatta deceduta per Lyssavirus (un patogeno della stessa famiglia del virus della rabbia) nel giugno scorso.

Chiediamo inoltre al Governatore della Toscana Enrico Rossi di attivarsi nei confronti della ASL competente, e di fare tutto ciò che è in suo potere affinché gli animali possano trascorrere il resto della lunghissima quarantena, in sicurezza, nella loro famiglia.

“Per un cane di dieci anni, perlopiù timoroso, lo sradicamento dalla propria abitazione è particolarmente doloroso e i gattini con la loro madre necessitano senza dubbio di un ambiente più confortevole di quello che un gattile può offrire – spiega Ilaria Innocenti, responsabile LAV Area Animali Familiari, che aggiunge – in considerazione degli spazi a disposizione della famiglia, e con una modalità di gestione degli animali che assicuri il rispetto della quarantena, sarebbe possibile alleviare lo stress e il disagio di Birba, di Olivia e dei suoi piccoli e proseguire in sicurezza il processo di osservazione sanitaria già intrapreso presso le strutture di accoglienza, animali che, come gli oltre 14 milioni di  quattrozampe che vivono nelle case degli italiani (Euromonitor 2018), sono da considerarsi membri a pieno titolo della loro famiglia”.