Home | Notizie | Orsa KJ2: assolti i due imputati a processo per la sua uccisione, ma noi siamo pronti a fare appello!

Orsa KJ2: assolti i due imputati a processo per la sua uccisione, ma noi siamo pronti a fare appello!

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

martedì 10 maggio 2022

Condividi

LAV: basta orsi uccisi! la priorita’ deve essere la prevenzione ma la provincia sembra piu’ interessata a uccidere e catturare orsi

Assolti perché il fatto non sussiste . A distanza di cinque anni dalla denuncia della LAV per l’uccisione dell’orsa KJ2 e dopo avere superato ben due tentativi di archiviazione del procedimento, grazie alle opposizioni della LAV che hanno portato al processo dove LAV è stata presente ad ogni udienza come parte civile ed ha presentato testimoni e consulenti a supporto dell’accusa, arriva oggi la sentenza del Tribunale di Trento: i due imputati per uccisione di animale – il Presidente della Provincia Ugo Rossi e il dirigente del servizio foreste e fauna Maurizio Zanin – sono stati assolti. Attendiamo le motivazioni per conoscere i motivi della assoluzione e siamo pronti a fare appello per permettere di accertare le responsabilità legate alla sua uccisione.

La sentenza non ci sorprende – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici - in aula si è sempre respirato un clima di velato ostracismo nei confronti delle tesi esposte dalla LAV, al punto che nell’udienza di settembre scorso il Giudice ha impedito al nostro avvocato Massimiliano Canè, di porre alcune contestazioni circa le dichiarazioni rilasciate da un teste della difesa che sembravano mettere in dubbio la ricostruzione di una delle due persone aggredite dall’orsa.”

Il Tribunale di Trento non ha voluto indagare sulle cause che hanno determinato le due aggressioni che hanno portato alla condanna a morte di KJ2. Ancora una volta, come già accaduto in Trentino, la responsabilità è stata scaricata solo ed esclusivamente sull’orsa. Non c’è stato alcun interesse ad approfondire, ad indagare se il comportamento dell’orsa accompagnata dai suoi cuccioli, sia stato semplicemente una reazione di difesa, tipica della specie, nei confronti di comportamenti umani percepiti come minacce alla sua prole e se l’uccisione fosse la sola strada percorribile, tesi contro cui LAV si è sempre opposta, ritenendo che si dovesse invece insistere sulle misure di prevenzione come poi è effettivamente avvenuto per l’orsa JJ4 sempre salvata dalla LAV al tar contro un’ordinanza di uccisione.

Il caso dell’orsa KJ2, al di là delle responsabilità penali che confidiamo saranno accertate in appello, evidenzia, in tutta la sua drammaticità, l’incapacità delle varie amministrazioni che si sono succedute in Trentino nel costruire un rapporto di convivenza tra i cittadini e gli orsi sul territorio.

“Solo la prevenzione, intesa come educazione di noi umani alla conoscenza dei comportamenti da tenere nelle zone abitate dagli orsi, può evitare nuovi incidenti – conclude la LAV – per questo noi continueremo le nostre attività sul territorio, con l’obiettivo di diffondere il più possibile i consigli e le azioni per convivere pacificamente con gli orsi, un obiettivo che speriamo diventi presto prioritario anche per l’amministrazione provinciale”.