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Belluno: avvistati alcuni lupi nella provincia

Già nel 2023 avevamo proposto al prefetto un progetto scientifico informativo rivolto alla cittadinanza per prevenire e gestire i possibili incontri con i lupi

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 26 novembre 2025

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#veneto
Animali selvatici

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Le comprensibili e prevedibili preoccupazioni dei cittadini sono responsabilità delle istituzioni

Il ritorno del lupo sui territori dal quale era stato estinto a colpi di fucile, trappole e veleni, è spesso accompagnato da forti reazioni di preoccupazione da parte dei cittadini. Preoccupazioni più che comprensibili anche se dovute principalmente alla mancanza di conoscenza delle caratteristiche etologiche della specie.

Una mancanza che diventa terreno fertile per i pregiudizi e le paure radicate nell’inconscio collettivo grazie ad una narrazione del lupo spesso basata su racconti, detti popolari e una descrizione della specie che non ha alcuna concreta e realistica base scientifica.

Ne è un esempio quanto sta accadendo in questi giorni in provincia di Belluno, dove i lupi hanno fatto la loro comparsa a Ospitale di Cadore, un paese di trecento abitanti. L’avvistamento di qualche individuo e il rinvenimento di resti di predazioni su animali selvatici è stato sufficiente per creare un forte allarme sociale sostenuto da un clamore mediatico che non supporta realmente l’informazione della cittadinanza.

Un allarme del tutto ingiustificato, visto che la presenza del lupo è oramai consolidata e il fatto di avvistarli anche in ambiti urbani è un fatto del tutto normale che non significa in alcun modo che il lupo sia confidente nei confronti delle persone.

Proprio per prevenire situazioni critiche come quella di Ospitale di Cadore, già nel 2023 avevamo scritto al Prefetto di Belluno proponendo la realizzazione di un progetto di informazione rivolto ai cittadini con il supporto di biologi e zoologi esperti di lupo. Una proposta rimasta del tutto inascoltata nonostante il sollecito inviato al Prefetto nel 2024. Massimo Vitturi  Responsabile LAV Area Animali Selvatici

Con questo progetto ci proponevamo di diffondere ai cittadini che vivono in quella provincia, le più recenti e corrette informazioni scientifiche relative ai normali comportamenti dei lupi, con lo scopo di formare e informare le persone per evitare e saper gestire eventuali incontri con i lupi, ridimensionando così le preoccupazioni dei cittadini e favorendo la consapevolezza e la convivenza pacifica.

L’uccisione dei lupi, da alcuni auspicata come soluzione, non può essere mai la soluzione. È infatti del tutto fuorviante auspicarla visto che è universalmente riconosciuto che la sicurezza dei cittadini non passa attraverso le carabine dei cacciatori, quanto invece attraverso l’informazione e l’educazione che accrescono le conoscenze per vivere in piena sicurezza nei territori frequentati dai lupi, sapendo come comportarsi nel caso in cui se ne dovesse avvistare qualche individuo.

Quanto sta accadendo in questi giorni a Ospitale di Cadore è quindi l’ovvia conseguenza del sostanziale disinteresse dimostrato dalle istituzioni nei confronti dei cittadini. Inoltre, le tensioni indotte da notizie allarmistiche potrebbero sfociare in scontri sociali degenerando anche in disordini fino a giungere ad atti estremi di giustizia “fai da te” in gravissima violazione delle norme nazionali ed internazionali che proteggono i lupi.

È un fatto gravissimo che il ritorno del lupo sul territorio non sia stato accompagnato da una adeguata campagna informativa a cura delle istituzioni regionali e nazionali, non dubitiamo che il Prefetto di Belluno sia preoccupato quanto noi della sicurezza di cittadini e lupi, per questo confidiamo che a breve possa essere avviata una capillare campagna informativa come da noi proposto. LAV