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Botticelle romane, indagati per abuso d'ufficio due funzionari di Asl e Comune

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Ultimo aggiornamento

martedì 06 gennaio 2015

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Abuso d'ufficio: questa l'accusa rivolta a due indagati, rispettivamente del Campidoglio e della Asl, per lo scandalo delle Botticelle romane.

I due, secondo le informazioni riportate dalla stampaavrebbero avallato le irregolarità, del deposito di Testaccio, all'ex Mattatoio, invece di denunciarle per sollecitarne la chiusura. Tali irregolarità erano state segnalate da tempo dalla LAV. L'inchiesta è ancora in fase iniziale e potrebbe allargarsi ad altri presunti responsabili.

Intanto dai primi di dicembre ad oggi sono state raccolte più di tremila firme per chiedere la revoca delle licenze per i vetturini.

Nei giorni scorsi le principali Associazioni schierate dalla parte dei cavalli (LAV, Enpa, Oipa, Animalisti Italiani, Avcpp e Ava) hanno consegnato all'Ufficio Elettorale di Roma Capitale le prime 2.500 adesioni, praticamente la metà delle firme necessarie per ottenere la delibera di iniziativa popolare contro le botticelle.