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Brescia, processo su taglio code e orecchie: prime ammissioni

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Ultimo aggiornamento

lunedì 15 febbraio 2016

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Si è svolta oggi presso il Tribunale di Brescia l’udienza preliminare per decidere del rinvio a giudizio chiesto dalla Procura di Brescia per un allevatore di cani di razza Pastore dell’Asia Centale di Isorella (Brescia), due veterinari, di cui uno ASL imputato anche nel processo Italcarni e l’altro un noto libero professionista, e la moglie di quest’ultimo, accusati di maltrattamento di animali, falso e omessa denuncia di reato nell’ambito di interventi di taglio di coda e orecchie effettuati su cani adulti e cuccioli. La LAV si è costituita parte civile.

L’Allevatore è stato rinviato a giudizio. Rito abbreviato per il veterinario già coinvolto nell’inchiesta Italcarni e per l’unica donna sul banco degli imputati; il Veterinario della struttura ha invece patteggiato 9 mesi di reclusione.

“Il taglio di coda e orecchie rappresenta un grave maltrattamento, anche etologico, in quanto priva i cani di due fondamentali strumenti di comunicazione per rapportarsi con i propri simili, gli altri animali e con l’uomo.” – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile nazionale LAV del Settore Cani e Gatti – “Oltre alla condanna penale ci auguriamo che l’Ordine dei Medici Veterinari di Brescia voglia impartire il massimo della sanzione disciplinare nei confronti dei veterinari coinvolti”.

COMUNICATO STAMPA