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Bimbo ferito da fucile: "incidenti" caccia emergenza continua. Inserire stop a spari la domenica nel DL sicurezza

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Ultimo aggiornamento

domenica 28 ottobre 2018

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Dopo l’ennesimo “incidente” venatorio nell’anconetano, di cui è rimasto vittima un bambino di dieci anni ferito da numerosi pallini da caccia, con Enpa, Lac, Lipu e WWF abbiamo lanciato un forte appello al Parlamento e al Governo affinché intervengano tempestivamente per tutelare i cittadini con un giro di vite sull’attività venatoria; misure ragionevoli e di buon senso finalizzate a limitare lo strapotere delle “doppiette”.

In occasione della votazione del “Decreto Sicurezza”, il 5 novembre al Senato, chiediamo a tutti i Senatori di farsi portatori di queste istanze, introducendo il divieto di sparare la domenica, ma anche prevedendo controlli adeguati sulle condizioni psico-fisiche dei cacciatori. Inoltre i permessi per la detenzione di armi da caccia dovrebbero essere rinnovati non più ogni cinque anni, ma ogni tre sino al compimento del 65mo anno d’età, e con cadenza annuale fino al 75mo anno d’età. Al compimento del quale il cacciatore deve essere obbligato ad appendere la “doppietta” al chiodo.

E' indispensabile, poi, che siano aumentate le distanze di sicurezza da abitazioni, luoghi di lavoro, strade e ferrovie, minacciati da armi sempre più potenti.

Quello della stagione venatoria è un vero bollettino di guerra, che conta ogni anno decine e decine di vittime tra morti e feriti umani oltre alle centinaia di milioni di animali. E’ una strage annunciata: Parlamento e Governo non se ne rendano più complici.

Massimo Vitturi
Responsabile Area Animali selvatici